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Conflitti di classe, riflessioni amaro-grottesche sulla perdita del lavoro e sulle reali opportunità nella vita di ognuno di noi, sui meriti e sul diverso percorso esistenziale, solidarietà tra infelici, sono alcuni dei temi affrontati nell’attualissima pièce “Good people” del drammaturgo statunitense David Lindsay (premio Pulitzer 2007), in scena al teatro Verga di Catania, per la stagione di prosa dello Stabile etneo, con l’efficace e scorrevole regia di Roberto Andò, l’elegante scenografia di Gianni Carluccio e soprattutto con un cast di grande affidamento, guidato dalla convincente coppia Luca Lazzareschi e Michela Cescon.
Lo spettacolo, in due atti di circa 100’, presenta all’interessato spettatore un autentico spaccato della realtà di ieri e di oggi e lo fa attraverso una storia in cui i protagonisti manifestano la loro vera natura, i conflitti che li animano, che li fanno, tra mille difficoltà o nell’agiatezza, andare avanti in una dura e spietata società dove non si riesce a capire chi sono in realtà davvero “le brave persone”.
Al centro della vicenda dell’autore americano esiste un conflitto umano e sociale che oggi ha assunto caratteri ancora più devastanti, in ogni latitudine. A Southie, sobborgo povero e periferico di Boston, la protagonista è Margie, che licenziata da un supermercato per le numerose assenze causate dai gravi problemi di assistenza a sua figlia malata, è alla ricerca disperata di un nuovo lavoro. Spinta da un’amica, che frequenta come lei una sala Bingo di disperati, rivede un vecchio amico di scuola, Mike, che, invece, ha fatto fortuna (è uno stimato medico benestante) e col quale ha avuto una relazione da ragazza, nella speranza che possa aiutarla a trovare un lavoro. Il tentativo, però, non riesce e l’incontro tra i due servirà solo a chiarire, attraverso crudi ed intensi scontri verbali, che la loro diversa condizione di classe, il loro diverso destino, dipende dalle condizioni sociali in cui si è stati costretti a vivere e anche dal modo in cui si è accettato di stare al mondo.
Spettacolo e testo lasciano poco spazio alla retorica ed alla fantasia, infatti tutto è più che reale ed i dialoghi tra Margie e Mike non sono altro che un drammatico confronto tra fortuna, scelte, famiglie, luogo di nascita e di crescita, tutti elementi che finiscono per condizionare il nostro essere, il nostro futuro, la nostra vita.
Certamente Margie, Mike e gli altri personaggi in scena, nei loro mondi diversi, si ritengono “brave persone”, ma non considerano, però, che ognuno di loro ha un modo diverso di intendere l’argomento e che tutti sono parte integrante di un ingranaggio perverso e più grande di loro.
Efficacissima e da manuale l’interpretazione di Michela Cescon (la dura Margie) e Luca Lazzareschi (il Mike che ha dimenticato le sue origini ed i suoi atteggiamenti giovanili razzisti ed autoritari), protagonisti, insieme agli altri attori in scena (Loredana Solfizi, Roberta Sferzi, Esther Elisha e Nicola Nocella) di dialoghi intensi e commoventi, spiritosi ed a tratti surreali.
Lavoro diretto in modo magistrale da Robertò Andò, i costumi sono di Ursula Patzack e le musiche, a tratti inquietanti, come per sottolineare il tono del dramma dei protagonisti, nonostante i ritmi a tratti scanzonati e da commedia, sono di Carlo Boccadoro. Lo spettacolo è prodotto da Teatro Stabile di Catania, Fondazione Campania dei Festival, Napoli Teatro Festival e Zachar Produzioni.
“Good People”, molto applaudito al “Verga” di Catania, risulta, quindi, un lavoro estremamente attuale e ricco di significati e che riesce, quasi con gradevolezza, con brillanti dialoghi, a raccontare la quotidianità, quei problemi molto vicini a noi, che tante volte, a seconda dei nostri ruoli, posizioni sociali o carattere, facciamo finta di non vedere. 

Good people
di David Lindsay-Abaire
traduzione Roberto Andò e Marco Perisse
con Michela Cescon, Luca Lazzareschi, Loredana Solfizi, Roberta Sferzi, Nicola Nocella, Esther Elisha
Regia di Roberto Andò
Scene e luci di Gianni Carluccio
Costumi di Ursula Patzak
Musiche di Carlo Boccadoro
Produzione Teatro Stabile di Catania, Fondazione Campania dei Festival,
Napoli Teatro Festival e Zachar Produzioni
Stagione teatrale Stabile di Catania -Teatro Verga 9 - 25 gennaio 2015
Foto di Salvatore Pastore Ag. Cubo