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La commedia “Nascere” del prolifico commediografo, medico e giornalista Mauro Longo, scritta nel lontano 1977 e poi dallo stesso rivisitata, “essenzializzata”, dieci anni dopo, è stata riportata in scena, a 35 anni dalla sua ultima rappresentazione da parte del Gruppo Liotru di Luzzu Maugeri, dalla compagnia del Teatro L’Istrione di Catania, in via Federico De Roberto 11, all’interno della rassegna “Le Voci di dentro”, per la regia di Valerio Santi.
“Nascere”, malgrado i suoi anni, sembra essere stata scritta oggi perché anticipa le problematiche della nostra vita familiare e sociale con il limite, purtroppo, di non riuscire a comprendere dove andrà a finire l’attuale sfascio.
La commedia, strutturata in due agili e piacevoli atti, in circa 80 minuti, con uno stile sobrio, sa fondere la risata alla riflessione ed è incentrata sulle problematiche quotidiane che si trova ad affrontare una famiglia tipo dei nostri giorni, alle prese con le difficoltà lavorative dei figli, i morsi della crisi e soprattutto con le incomprensioni ed i contrasti giornalieri tra marito e moglie, genitori e figli, soprattutto alla notizia del probabile arrivo di un bambino non previsto o frutto di un rapporto illecito. Con semplicità di linguaggio e con ilarità, l’autore e gli interpreti in scena, affrontano brillantemente le tematiche proprie della famiglia e ne fanno rivivere le argomentazioni come fossero proprie, stante l’immedesimazione che mettono nel proprio ruolo.
Su una scena che ricostruisce prima l’interno, con cucina e divano, di casa di Riccardo e Germana e poi l’appartamentino, con divano letto e tavolino, della giovane Costanza, si dipanano sino al felice esito finale, con buona pace delle coscienze di tutti, le vicende, gli equivoci, della famiglia guidata da Riccardo e Germana, con i due figli, il pasticcione Furio, l’impicciona amica Liana e la giovane collega d’ufficio di Riccardo, Costanza. Tra momenti di crisi, di riflessione e di autentico divertimento per il pubblico in sala, la commedia risulta quindi estremamente gradevole, grazie anche all’interpretazione esilarante degli attori in piena sintonia con l’intelligente regia di Valero Santi. In scena ed alla fine lungamente applauditi dagli spettatori, Irene Tetto (la madre Germana, alle prese con l’interruzione di gravidanza), Tino Mazzaglia (Riccardo, il padre), Maria Carla Aldisio ed Aurelio Rapisarda (Nora e Gianni, i figli), Concetto Venti (il pasticcione e divertente amico Furio), Marina La Placa (la spilungona ed impicciona amica Liana) ed Eleonora Sicurella (Costanza, la collega e figlia di Riccardo).
Un lavoro, quello di Mauro Longo, che, attraverso il divertimento e le situazioni paradossali, come nella vita di tutti i giorni, affronta senza intellettualismi, oggi purtroppo di moda, con dialoghi di facile presa sull’emotività del pubblico, un argomento ancor’oggi spinoso come l’aborto e tocca anche altri aspetti quali la scoperta di una figlia nata all’insaputa da una precedente relazione, le responsabilità di padre e la condizione di famiglia allargata. Il testo si segnala, quindi, per i suoi risvolti etici, sociologici ed umani e che nel pieno stile e carattere dell’autore, sempre brillantemente acuto, fa riflettere divertendo, fotografando ancora una volta vizi e virtù dell’essere umano.

Nascere
di Mauro Longo
Regia di Valerio Santi
Con Irene Tetto, Tino Mazzaglia, Maria Carla Aldisio, Aurelio Rapisarda, Concetto Venti, Marina La Placa ed Eleonora Sicurella
Scene di Valerio Santi
Costumi della Costumeria L’Istrione
Luci di Aldo Ciulla
Produzione Teatro L’Istrione di Catania - Stagione 2014-2015 “Le voci di dentro” - Teatro L’Istrione - 20, 21 e 22 Febbraio 2015