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Nel primo weekend di ottobre 2015, alla Fabbrica del Vapore a Milano, si terrà la prima edizione del Milano Playwriting Festival in partnership con uno dei più importanti teatri di Londra: il Finborough Theatre. Il MPF sarà un momento di incontro con autori inglesi, presentazioni di nuovi autori italiani, occasione per traduzioni e pubblicazioni. Una parte importante del MPF sarà dedicata alla drammaturgia per adolescenti e andrà sotto il nome di Teens Theatre Festival. Ci sarà un concorso di scrittura creativa per adolescenti e infine una sezione speciale dedicata alla scrittura per la serialità televisiva. In occasione delle iniziative previste per Milano Playwriting Festival, in collaborazione con Outis (Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea), sabato 21 Marzo, nel giorno della primavera...partecipo all’incontro con JANE WAINWRIGHT scrittrice e drammaturga inglese. Artefice di quest’incontro,

dell’intero progetto e di tutto ciò che ruota intorno, Francesco Lovati che cura anche la direzione artistica del Festival...Francesco per lungo tempo ha coltivato un sogno, riportare il drammaturgo al centro della relazione teatrale e l’ha fatto attraverso i giovani: il coinvolgimento diretto dei più giovani è un passaggio fondamentale per arrivare a diffondere una sensibilità verso una scrittura per la scena di qualità, per questo motivo gli è parso naturale intrecciare le trame di Outis con quelle del neo-nato Milano Playwriting Festival. Jane Wainwright, arriva nella sede dell’Outis regalando a tutti una ventata di freschezza: bruna, magra, con un sorriso solare, altro che fumo di Londra...Jane è una delle migliori drammaturghe inglesi per ragazzi, formatasi al Royal Court’s Young Writers Program, ha rapidamente acquisito una grande esperienza nella scrittura per e con gli adolescenti, collaborando con i più importanti centri di drammaturgia inglese per ragazzi e lavorando in prestigiosi writing schemes come Schoolwrights di Tamasha e Skylines del Theatre Centre. I suoi testi sono stati messi in scena nei più importanti teatri del new writing londinese, tra gli altri il Finborough Theatre, il Bush Theatre, il Soho Theatre e l’Hapstead Theatre. Un modo frizzante per una prima presentazione del progetto. Il Milano Playwriting Festival sarà un Festival di creazione di scrittura drammatica, grazie alla stretta collaborazione con uno dei più autorevoli teatri del new writinglondinese: il Finborough Theatre. Il progetto coinvolge 9 drammaturghi italiani e inglesi e una ventina di attori-adolescenti che aiuteranno i drammaturghi nel processo di creazione dei testi. I risultati più interessanti entreranno nel repertorio del Teens 2016 e si candideranno ad andare in scena anche al Festival Vibrant del Finborough Theatre. Sabato 21 marzo è stato un momento ideale per confrontarsi anche con i sostenitori di questo progetto innovativo, i drammaturghi, i giovani iscritti al progetto, Francesco Lovati e Angela Lucrezia Calicchio, direttrice artistica dell’Outis. OUTIS in greco antico significa “nessuno”. NESSUNO contiene una duplice accezione: la condizione di emarginazione degli autori d’oggi e la volontà di esplorare, la curiosità e il gusto per la scoperta che il viaggio di Ulisse contemplava. Francesco Lovati parla del progetto come di un vero e proprio viaggio che ha coinvolto e coinvolgerà presone proveniente da luoghi diversi. Tutto questo non poteva che trovare una sua sede ideale proprio nelle braccia accoglienti dell’Outis che sin dalle sue origini si è speso fortemente per riportare il drammaturgo al centro del processo creativo teatrale, proponendo ogni anno una selezione delle più interessanti novità drammaturgiche italiane e internazionali nell’ambito della rassegna Tramedautore al Piccolo Teatro di Milano. Angela Lucrezia Callicchio da anni dirige l’Outis dando origine a progetti significativi che mirano a valorizzare la drammaturgia contemporanea, prima di approdare all’Outis si è occupata della collana di teatro contemporaneo presso Ricordi; è una donna piena di risorse, rapida, fatico a starle dietro...abbiamo poco tempo prima dell’incontro con l’autrice inglese e velocemente mi mostra gli studi dell’Outis, gli scaffali pieni di opere, il tavolo da lavoro, le pubblicazioni della collana teatro Ricordi... me ne mostra una in particolare, Maratona di New York di Edoardo Erba. E’ un testo che conosco e che amo, lo ripongo nello scaffale: «Tienilo pure, te lo regalo...» è una donna generosa, come sanno essere quelli che si dedicano al teatro, lavorando dietro le quinte. Angela Calicchio apre l’incontro rallegrandosi di vedere la platea piena di giovani, il teatro svolge una funzione essenziale nella società: «Legge la filigrana della vita, coglie il non detto che è là...I Padri del teatro ci hanno lasciato grandi storie le nuove generazioni hanno il compito di raccogliere quest’eredità e rilanciarla nel futuro». I ragazzi rivolgono molte domande alla giovane scrittrice sui personaggi sulle ambientazioni sceniche, sulla trama dei testi su cui stanno lavorando, Jane risponde con vivacità e passione, ama il suo lavoro. Scrivere e inventare storie è un’avventura ma è anche un sacrificio passare ore e ore sedute al PC a scrivere, a leggere, e rileggere, per migliorare, per cercare un’idea originale, per pensare ai personaggi, lei ama fare tutto ciò. «Qual è il segreto?»
Chiede un giovane studente. Il segreto è sempre quello: avere qualcosa da raccontare, una storia in cui credere. Buon lavoro a Jane ai ragazzi impegnati nel progetto e ai drammaturghi: Steve Hevey, Sarah Page, Pietro Dattola, Fiona Dovo, Marco Morana, Lucia Brandoli, Alice Grati, Paolo Bignami, Stefania Vitulli. Un’ ultima considerazione su cui si può riflettere, in attesa del Festival: lo sapevate che a Londra, nella capitale mondiale del teatro, il nome scritto a caratteri cubitali sul cartellone, non è quello dell’attore, o del regista, ma quello del drammaturgo?

Milano, Spazio Outis, 21 Marzo 2015