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La casa editrice pugliese pubblica tre drammaturgie di un giovane conterraneo, Fabio Chiriatti, diplomatosi in drammaturgia alla scuola Paolo Grassi di Milano, e collaboratore della compagnia Zerogrammi. Tre atti unici piuttosto diversi l'uno dall'altro, fatto certamente positivo ma anche sintomo di una scrittura, per quanto molto promettente, ancora non caratterizzata da un chiaro stile, segno di riconoscimento di autori più esperti. Comunque taluni elementi comuni appaiono abbastanza evidenti alla lettura. Certamente la scelta di personaggi travagliati, che si fanno domande tra loro, a loro stessi, alla Madonna, e difficilmente trovano risposte che abbiano davvero un senso. Il tema della fuga, intesa come ricerca di un altro posto e forse un altro tempo, passato o futuro che sia, in cui rifugiarsi o cominciare a vivere. La cornice fatta di abitudini quotidiane, o di "giochi" e rituali evocativi. Mappughe, il primo pezzo, è un monologo più riflessivo che narrativo, con rimandi alla quotidianità ma anche una forte tensione verso pensieri e ragionamenti che si avvitano su se stessi. In Casca la terra abbiamo l'alternarsi di dialoghi a coppie tra quattro personaggi: due adolescenti e due giovani adulti. Rispetto al primo pezzo c'è più concretezza nell'ambientazione e nel linguaggio, ma l'azione resta puro dialogo. Ne I Saburchi, il terzo lavoro, ci troviamo di fronte ad una drammaturgia più narrativa, dove è presente lo sviluppo di una storia. L'azione ed i personaggi ruotano intorno alla figura di Lamara, la protagonista, una donna con un passato che le pesa, con un presente impegnato a sistemare il futuro degli altri e non il proprio. Qui è tutto più concreto: dal bel personaggio di Lamara, al linguaggio caratterizzato da un italiano "bagnato" da Salentino, al luogo a scena fissa, all'attività del contrabbando di sigarette, nel momento particolare del lungo sciopero dei monopoli di stato del 1992, al mito della città del nord in cui ricominciare una vita, ma, al contario, anche luogo di perdizione. Qui sono presenti anche i sentimenti, le abitudini ed i rituali popolari, religiosi e non, che nutrono la quotidianità e l'immaginario dei personaggi. La prefazione al volume è firmata da Renata Molinari.

Lo scannatoio del lunedì
di Fabio Chiriatti
Kurumuny 2015
146 pagg € 13,00
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