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Musica, parole, canzoni, sentimento, lotta e ribellione, impegno sociale, teatro, fortissimamente teatro. Immagini di vita di una farfalla volata via troppo in fretta, di una insegnante, di una artista, di una donna straordinaria, oggi più viva che mai nel ricordo di quanti l’hanno conosciuta, frequentata, amata ed anche in quelli che ne hanno solo sentito parlare, che hanno conosciuto le sue opere ed il suo pur breve, ma intenso, percorso sociale e teatrale. Questo e tanto altro è “Un fiore per Maria”, omaggio a Maria Campagna, novità assoluta assemblata, costruita col cuore da Cinzia Caminiti Nicotra e da Salvina Campagna e proposta da Schizzi d’Arte alla Sala Magma di Catania, per la stagione 2015 del Centro Magma, dell'Associazione Terre Forti e della coop. La terra del sole.
Lo spettacolo, intenso, vivo, è  dedicato ad una donna, ad una artista e drammaturga fuori dal comune e perciò mai

dimenticata. Si tratta di un condensato di emozioni, sia per il sito dove si è svolto, quella saletta di via Adua 3 (simbolo di cultura alternativa, vera e significativa, ieri come oggi) in cui Maria Campagna ha iniziato la sua attività con il suo Teatro Gruppo, che per le suggestioni che suscitano le sue parole (tratte dai suoi lavori più importanti come “Caccia alle streghe” e “I fatti di Bronte” e “La valli di minnòla” rimasto incompiuto), intrecciati al racconto della sua vita, alle canzoni popolari (da lei amate, ricercate, cantate) ed alle immagini, ai video di Ramacca, il suo paese natale, della sua vita e dei suoi spettacoli fino alla chicca della dedica di Ignazio Buttitta che conclude, tra la commozione del pubblico, lo spettacolo. A precedere il lavoro,  di sera in sera, un contributo personale, esclusivamente di voci femminili, precisamente di Nellina Laganà, Tiziana Giletto, Agata Damante e Silvia Ventimiglia che, con dei loro personali ricordi, hanno così omaggiato e reso ancor più viva l’immagine di Maria Campagna.
Maria Campagna, è così tornata nella sua saletta di via Adua che l’ha vista tanto impegnata col suo gruppo, grazie al lavoro certosino, prezioso, di Cinzia Caminiti Nicotra e fortemente voluto da Salvina, sua sorella, che per la realizzazione ha fornito tutto il materiale possibile e immaginabile: carte, foto, oggetti, abiti, registrazioni, libri. Lo spettacolo, in circa 90 minuti, si svolge in modo lineare, sul filo lieve del ricordo, della commozione e su più piani: su una scenografia semplice, con tre leggii, stoffe colorate, drappi bianchi sullo sfondo, oggetti vari sparsi sul palco (una borsa, una tavolo con una Olivetti, dei fogli, una poltrona)  e col supporto di video che ricostruiscono determinati momenti di vita, si muovono, recitano, cantano Cinzia Caminiti Nicotra, Rosalba Sinesio ed Alfio Guzzetta, accompagnati dagli strumenti e dalla voce di Paolo Capodanno, Stefano La Rosa e Paolo Filippini ed a tenere il filo di tutto è Salvina Campagna, sorella della protagonista del lavoro, che racconta, con passione e commozione, il percorso di Maria, dalla sua nascita nel 1938 a Ramacca, alla sua formazione, alle sue prime esperienze da insegnante, all’approccio col teatro, al trasferimento a Catania, fino a quel tragico incidente stradale nel maggio del 1978 sulla Catania-Gela, all’altezza dello svincolo di Ramacca, che la portò via a soli quarant'anni.
Maria Campagna operò a Catania, alla fine degli anni Settanta, unendosi al Teatro Gruppo portato avanti dall’attore e regista Nuccio Caudullo (con Santi Lazzaro, Alfio Guzzetta, Saro Coniglione, Giuseppe Schillaci, Turi Giuffrida, Giuliana Grasso, Anna Maria Di Dio, Mimmo Gennaro, Rino D’Alù, Saretto Mazzullo, ecc) ed in poco tempo  riuscì a dare un’impronta a tutto il teatro catanese, incentrato solo su un teatro dialettale e di effimera evasione. Riuscì a cambiare il modo di fare teatro trasformandolo in un mezzo per la crescita sociale e culturale.
Alla fine dello spettacolo, commossi e sentiti applausi degli spettatori per gli interpreti, per coloro che hanno voluto omaggiare con un vero e proprio lavoro Maria Campagna (la sorella Salvina e Cinzia Caminiti Nicotra) e un ringraziamento soprattutto per aver riportato ai nostri giorni le opere, il percorso, di una donna straordinariamente sensibile e battagliera che ha così, dall’alto, potuto riassaporare la polvere, la magia del suo piccolo tempio della cultura in via Adua 3, a Catania.
Un pregevole omaggio, un “fiore” prezioso, quindi, quello che hanno confezionato alla Sala Magma Cinzia Caminiti Nicotra e Salvina Campagna per una donna fuori dal comune, forte, anche se piccola e minuta, sempre dalla parte dei più deboli, del popolo in lotta, che amava infinitamente il teatro, la musica popolare e la vita impegnata ed ancora con mille progetti da portare avanti. Una donna, una artista a tutto tondo che ha lasciato un segno indelebile nella storia del teatro catanese e nella vita di tanti. Grazie Maria!

“Un fiore per Maria”
Novità assoluta di Cinzia Caminiti Nicotra e Salvina Campagna
Con Cinzia Caminiti Nicotra, Rosalba Sinesio,  Alfio Guzzetta, Paolo Capodanno, Paolo Filippini, Stefano La Rosa e con la partecipazione di Salvina Campagna
Regia di Cinzia Caminiti Nicotra
Musiche di Schizzi d’Arte
Video di Gianni Nicotra
Produzione di Schizzi d’Arte
Stagione 2015 Sala Magma - Catania - 22,23, 24 Maggio 2015

Maria Campagna
Nata a Ramacca, paesino dell’entroterra siciliano, il 22 settembre del 1938 da una famiglia della media borghesia, Maria Campagna iniziò a recitare a scuola e in parrocchia. Amava tantissimo il teatro popolare di Martoglio e si appassionava anche alle letture dei grandi del teatro, Pirandello, ma anche Beckett, Jonesco, Brecht, Ibsen.   Molti dei personaggi dei suoi drammi erano la trasposizione scenica di personaggi reali paesani. Aveva una profonda conoscenza del mondo contadino e dei suoi aspetti più poetici: canti, preghiere, poesie dialettali, usi, costumi, superstizioni. Osservava le ingiustizie che i più deboli subivano da chi si arricchiva sfruttando il loro lavoro e dalle sue opere emerge il disprezzo per quel potere tracotante.
Negli anni Settanta si trasferì a Catania, dove iniziò a recitare con la compagnia Teatro Gruppo che oggi porta il suo nome. In teatro, Maria Campagna fece di tutto: sarta, scenografa, costumista, regista, autrice di testi che, per la loro originalità, trovarono molti estimatori ma anche tanti oppositori. Tra i suoi lavori più importanti “Caccia alle streghe”, “I fatti di Bronte” e “La valli di minnòla” rimasto incompiuto.
Rappresentò anche i temi scottanti dell’Inquisizione e dei crimini della Chiesa contro una umanità ignorante e indifesa. Fece parte della redazione del quotidiano ”La Sicilia”, come corrispondente da Ramacca e la sua cittadina, un decennio fa, le ha intitolato un premio letterario.
Morì, a soli quarant’anni, in seguito ad un incidente stradale sulla Catania-Gela, il 28 maggio del 1978.
Concepiva il teatro come luogo di partenza per operazioni culturali e politiche miranti all’acquisizione di una maggiore consapevolezza e presa di coscienza nel pubblico per affrontare i problemi civili e sociali della quotidianità.