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Il Teatro della Tosse, da poco e giustamente riconosciuto “teatro di rilevante interesse culturale”, ha presentato il 1° ottobre la sua nuova stagione ed insieme ha concluso, con la abituale ironia puntuta ma anche molto “sobria”, i festeggiamenti per i suoi quarant’anni di vita contrastata e “felice”. È una stagione complessa quella che si apre al teatro genovese, arrampicato in Sant’Agostino ma dalla sua nascita aperto come pochi altri ai luoghi e fin agli umori di questa città difficile forse da amare ma sempre intensamente amata. Complessa e con molte novità innanzitutto dal punto di vista organizzativo, nel più ampio spettro delle intenzionalità che vorrebbero ancora di più approfondire il suo rapporto con la comunità che rappresenta e che man mano si sente da questo teatro rappresentata, ed in effetti la stagione presentata si chiuderà

il 31 dicembre ad esplicitare l’intenzione di ridefinire la proposta artistica non solo nell’arco temporale italiano classico (da ottobre ad aprile/maggio) ma estendendola a tutto l’anno, quasi con la cadenze del calendario meteorologico.
Ma soprattutto complessa e densa di novità dal lato artistico, all’insegna di quell’apodittico “L’uomo in rivolta” che, denominandola come una intenzione di per sé evidente, sembra indicare una esplicita volontà di coerenza alle suggestioni estetiche che il cartellone mostra di voler assecondare a partire dall’ultimo capitolo (dopo “Antigone” e il bellissimo “Caligola dello scorso anno) della trilogia sul potere di Emanuele Conte, quel “Prometeoedio” dalla doppia lettura che sarà in scena dal 14 al 31 ottobre.
Attorno a questo lavoro, credo centrale, una ben coordinata serie di spettacoli di drammaturgia, di ricerca e ora anche di teatro danza organizzati nel festival “Resistere e Creare” curato da Michela Lucenti che, con la sua compagnia Balletto Civile presenterà in prima nazionale “Pizzeria Anarchia” dal 26 al 28 novembre. Non ultime a questo riguardo le anticipazioni da parte di Fausto Paravidino sullo spettacolo prodotto dal collettivo Teatro Valle di Roma che sarà in scena a Genova nel gennaio 2016.
Sempre a partire dal prossimo anno, poi, riprenderanno anche i concerti di musica contemporanea curati dal maestro Manzitti che, pur inabituali, vanno crescendo nell’interesse dei frequentatori, tradizionali o meno, del teatro.
Senza poi dimenticare le numerose attività collaterali che arricchiscono il Teatro della Tosse, da “Teatro per le scuole” a “La Tosse in famiglia” ed infine i laboratori e i corsi di teatro che si vanno articolando in una proposta molto ricca ed interessante. Il tutto potrà dal lettore essere ovviamente e compiutamente rintracciato nel sito del teatro stesso.
D’altra parte, lo anticipavo, la serata è stata tutt’altro che istituzionale, con tutto ciò che di “noioso” tale definizione porta con sé, ma, preceduta da una grottesca performance dei giovani di “Generazione disagio”, si è rivelato un happening molto divertente che tra musica e le canzoni della brava Angela Baraldi, ed un tributo più spontaneo che meritatamente dovuto a Tonino Conte, ha consentito a Emanuele Conte, Amedeo Romeo e agli altri presenti sul palco di raggiungere con più immediatezza e più profondità un pubblico accorso numeroso e rimasto coinvolto e partecipe fino alla tradizionale torta con candeline da spegnere.