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Sul palco sono in compagnia delle loro voci e soprattutto delle loro doti interpretative e mimiche. Stiamo parlando dei quattro componenti della compagnia A.C.H. TURA, ovvero Elisabetta Anfuso, Salvo Disca, Iridiana Petrone e Giovanni Tuzza che alla Sala Magma, in via Adua, a Catania, hanno presentato al pubblico un gradevole spettacolo musical-teatrale dal titolo “Sconcerto di Natale”, due atti scorrevoli, divertenti, per grandi e piccini, sottotitolati e riassunti come “messa in scena di un big medley natalizio per quattro voci miste”. I quattro giovani e validissimi attori, nei due atti e su una scena volutamente nuda e facendo ricorso a qualche oggetto prettamente natalizio, a delle parrucche o dei cappelli, al fascino della stroboscopica, si fanno apprezzare, più che dal punto di vista drammaturgico, per le loro voci, eseguendo, con degli arrangiamenti particolari, col supporto di gesti e movenze accattivanti e ben studiate, le più note canzoni natalizie. Si tratta indubbiamente di uno spunto per prendere in esame, in modo scherzoso ed intelligente, per capovolgere, destrutturare, il tema del Natale con tutti i suoi aspetti, dal sociale, al consumistico, al tradizionale. I quattro cantanti-attori, con le loro voci regalano, quindi, al pubblico una serata spensierata, scherzosa, dando una veste singolare ai brani natalizi tradizionali, interpretandoli, legandoli, attraverso il filo della fantasia, del surreale, in uno “Sconcerto di Natale” dove i più celebri brani del Natale, amati in tutto il mondo, si sposano alle fantasie dei movimenti, a trovate vocali, ad espressioni o movimenti goliardici e divertenti che servono anche a smitizzare la cosiddetta “festa di rito collettiva”, ormai trasformata in festa del consumismo, del “Volemose bene, ma solo per Natale” e che spesso ignora, oscura, proprio i sentimenti più nobili o li mette in risalto, ma solo per un breve periodo. Una proposta, quindi, che mette in luce la fantasia, la capacità ed in primis l’arte canora e la simpatia dei quattro interpreti (Elisabetta Anfuso e Salvo Disca, Iridiana Petrone e Giovanni Tuzza) che chiudono la pièce interpretando, spiegando, il loro sogno, alle prese con un labirinto che, però, li fa ritrovare, alla fine, sempre insieme. “Nello spettacolo – chiariscono gli stessi interpreti nel programma di sala - non siano ne un quartetto, ne individui o personaggi, ma solo un’idea, ovvero burattini aggrappati alla medesima mano ed attraverso essa mostriamo il nostro sogno”. E sicuramente questo loro sogno, questo esperimento – Sconcerto, messo su come lavoro metafisico e di mimica musicale sulle svariate sfaccettature del Natale, coglie nel segno, suscitando l’apprezzamento sincero e gli applausi convinti del pubblico della Sala Magma. La regia, la scena ed i costumi sono curati dalla stessa compagnia, le luci sono di Marzia Longo, gli arrangiamenti musicali di Salvo Disca. Da vedere e rivedere e da consigliare a grandi e piccini.