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Ha debuttato al Teatro Lo spazio di Roma e vi rimarrà fino al 6 dicembre prossimo, "Risorgi" il nuovo spettacolo scritto e diretto da Duccio Camerini. E' la storia cruda e spietata di una corte dei miracoli della degradata periferia romana, popolata da personaggi inquietanti, scomodi, disperati. Un microcosmo di "cionchi": corpi e anime ferite, aggrappati alla sopravvivenza solo grazie all'impresa portata avanti da Marika, un travestito di mezza età in perenne attesa di cambiare sesso, che protegge e sfrutta i malati di mente e gli storpi per lucrare sulle loro elemosine. Un mondo che sembra impossibile ma che esiste davvero, e che il pubblico è costretto ad osservare in silenzio, da vicino e da ogni lato, perchè l'azione avviene nello spazio centrale circondato dalla platea, ma anche dietro, accanto ed intorno agli spettatori. Impossibile non essere scossi e turbati

dalle situazioni che gli attori vivono con estrema verità nella finzione scenica. Impossibile restare indifferenti proprio come ci illudiamo di fare davanti ad una mano tesa che chiede qualche moneta o a chi vuole lavarci il parabrezza dell'auto fermi ad un semaforo. Il mondo creato da Camerini e dai suoi bravissimi attori ci fa sentire a disagio, fuori posto, impotenti. Come "ombre silenziose" che al massimo fanno un po' paura agli stessi personaggi. Eppure, in tutta questa disperazione, disumanità, degrado ed emarginazione, c'è spazio anche per i sentimenti, per la pietà, per la speranza e per l'amore. E c'è lo spazio addirittura per ridere. Uno spettacolo forte, che rimesta in una realtà torbida e nascosta, per rimestare nel profondo delle nostre coscienze. I ferri del mestiere di Duccio Camerini drammaturgo e regista ci sono tutti: la solida struttura del testo, con il cerchio che si chiude alla fine dopo lo stravolgimento dello status quo che da lo sviluppo all'azione, l'intreccio complesso ma i cui fili si ritrovano tutti, il racconto che a tratti assume le caratteristiche del teatro di narrazione, la contemporaneità di scene diverse, il sovrapporsi di tempi e luoghi differenti, la cura nella caratterizzazione dei personaggi. Indovinati i costumi di Nika Campisi, suggestive le musiche eseguite dal vivo da Matteo Colasanti. Con Duccio Camerini, Nicola Sorrenti, Ciro Carlo Fico, Barnaba Bonafaccia, Marco Damiano Minandri, Simone Bobini, Matteo Micheli, Giusy Emanuela Iannone e Cristina Pedetta. Combattimenti scenici a cura di Massimiliano Cutrera, luci di Alessio Pascale, assistente alla regia Chiara Meschini.

Foto di Marco Polimeni