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Il tema della migrazione, dell’approdo, della fuga verso un futuro migliore, della speranza di un domani diverso dall’attuale sono le tematiche della pièce “Barche” di Francesca Di Giorgio, proposto al Centro Adif - La bottega dell'arte di Catania, dal gruppo “Terre Forti”, collettivo artistico nato nel 2007 nel quartiere catanese di Librino per fare da “ponte” fra culture diverse, fra tradizione ed innovazione.  In un momento storico di pochezza culturale, di crisi teatrale ed artistica l’associazione Terre Forti, ha voluto proporre in circa 55’, con l’attenta regia di Alfio Guzzetta, uno spettacolo corale, che fonde la parte recitata con quella musicale e coreografica, regalando allo spettatore un autentico momento di riflessione ed emozione su un argomento molto dibattuto dai media, ma spesso affrontato anche con pregiudizi e pressapochismo. La parte recitata

della pièce è affidata allo stesso regista Alfio Guzzetta che, spalleggiato dalla sensibilità di Letizia Tatiana Di Mauro, racconta storie di vita, fa pensare a uomini e situazioni riferite alla migrazione, di ieri e di oggi. Il tutto è condito dalle noti musicali, con il suo flauto, di Claudia Platania e musica e recitazione sono intervallate da proiezioni video con interessanti e drammatiche notizie storiche sulla migrazione e sulle stragi del mare. A rendere più completo lo spettacolo, ben assemblato dal regista Alfio Guzzetta, ci pensano poi  le movenze del Corpo di danza contemporanea dell’Adif.
L’interessante testo di Francesca Di Giorgio, raccontando le vicende di Cuncitteddu e Jouners, Janna ed Aisha, di chi partiva da Librino per cercare fortuna o andava a lavorare ed a morire nelle miniere del Belgio, prende in esame appunto quella ricerca, quel bisogno di libertà, che spinge ad imbarcarsi, a navigare, ieri come oggi, sulle barche della migrazione, con il proprio carico di speranze, di sogni, che spesso finiscono in tragedia. Le struggenti parole di Alfio Guzzetta e di Letizia Tatiana Di Mauro, il flauto di Claudia Platania, le movenze dei danzatori dell’Adif, le crude immagini, fanno emergere storie di vita, spesso drammatiche, di speranza di chi intraprende un viaggio su delle barche, sinonimo di libertà e che richiamano nelle nostre menti, troppo distratte da un vacuo consumismo e da una dilagante indifferenza, parole quali epoca, mare, lingua, colore della pelle, religione, sogni, sofferenze, lacrime, gioia di esseri umani che, troppo spesso, ai nostri giorni, in cerca di nuova vita, trovano invece l’improvvisa fine della vita terrena.
Spettacolo seguito attentamente ed apprezzato dal pubblico del Centro Adif di Catania ed alla fine calorosi e commossi applausi per i protagonisti dell’intensa pièce.

“Barche”
di Francesca Di Giorgio
Regia di Alfio Guzzetta
con Letizia Tatiana Di Mauro, Alfio Guzzetta ed il corpo di danza contemporanea dell’Adif
Musiche dal vivo di Claudia Platania al flauto
Effetti audio e luci di Mario Guarnera
Produzione Associazione culturale Terre Forti di Catania
Centro Adif - La bottega dell’arte Catania - 28 Novembre 2015

Foto: Roman Henry Clarke/Nicheja Photography