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I migliori testi nascono spesso da una necessità urgente di raccontare qualcosa che gli altri non notano o di cui hanno sentito parlare poco e male a riguardo. Questo testo di Edoardo Erba nasce dall'urgenza, avvertita giustamente da Serena Sinigaglia, come raccontato nella sua prefazione, di parlare di un avvenimento che meno di sei anni fa sconvolse, ma solo per poco tempo rispetto alla gravità del fatto, l'opinione pubblica.  Mai come in questo caso vale la massima secondo cui le cose succedono solo se ne parlano i mass media e soprattutto come ne parlano. L'avvenimento, oggi quasi dimenticato, è la strage di Utoya, isoletta Norvegese a pochi chilometri da Oslo, avvenuta nel luglio del 2011, che costò la vita a 69 ragazzi, oltre agli otto morti dell'autobomba piazzata nella capitale prima del blitz sull'isola a scopo di distrarre le forze dell'ordine dall'obiettivo principale. Nella testa della gente quella fu una strage operata da un pazzo e come tale catalogata in uno degli scaffali secondari della nostra memoria. Furono i mass media a etichettarla come tale e così noi tutti l'abbiamo archiviata. In realtà si trattò di una follia motivata da scopi politici: colpire a morte la gioventù socialista che nella piccola isola si era radunata per alcuni giorni, e con loro la cultura della tolleranza e dell'accoglienza nei confronti degli immigrati, la cultura dell'accettazione di una comunità multietnica. E così Serena Sinigaglia, con l'appoggio di Arianna Scommegna, Mattia Fabris e di una produzione alle spalle, ha chiesto ad Erba di lavorare su questa urgenza. Rappresentare la Storia con la esse maiuscola a teatro è sempre una faccenda spinosa ed il miglior modo per farlo è raccontarla attraverso le storie con la esse minuscola di persone che ne hanno fatto parte. Tre coppie di personaggi si alternano in scena per farci rivivere in tre situazioni e punti di osservazione diversi, la Storia. Due poliziotti, i genitori di una ragazza andata al raduno laburista sull'isola, e due contadini nelle vicinanze di Oslo. Personaggi ben scritti e caratterizzati, dialoghi agili e brillanti sono il marchio di fabbrica dell'autore. Un'ottima drammaturgia, oltre che necessaria, anche se ho avuto l'impressione che il tipo di argomento non sia perfettamente nelle corde dell'autore di cui ho letto tante opere.

Per acquistare il volume

Utoya
di Edoardo Erba
Titivillus 2015
98 pagg € 11,00