Pin It

Al Teatro Cometa off di Roma, nell'ambito di un focus sull'autore-regista Giancarlo Nicoletti dedicato alla sua trilogia del contemporaneo, va in scena la ripresa dello spettacolo Salvobuonfine che aveva debuttato lo scorso novembre al Teatro Brancaccino. Il lavoro si presenta con ottime credenziali, vista la serie di riconoscimenti in diversi premi drammaturgici e festival. Ho assisto, contrariamente alle buone abitudini, al debutto, ma dato che le repliche in programma sono solo quattro non avevo molta scelta e d'altra parte si tratta comunque di una ripresa con la stessa distribuzione. Premessa d'obbligo questa, perchè alcune incertezze ed errori da parte di alcuni degli attori sono comprensibili ad un debutto. La vicenda segue lo sviluppo del personaggio protagonista, Salvo Buonfine, appunto, che non è dunque una clausola contabile o giuridica ma il nome e cognome di un giovanotto esuberante, donnaiolo, superficiale ed esageratamente narciso, figlio di una giovanissima ragazza madre, donna in carriera, colta e raffinata. Personaggi egualmente importanti sono lo scrittore Lorenzo e il suo collega Dario, Clara paziente ed equlibrata amica coetanea di Salvo. Un poco più in secondo piano Enrico, il corteggiatore della madre di Salvo. Se il protagonista appare incarnare quella che sembra la tematica principale dello spettacolo, e cioè la difficoltà ad accettarsi e vivere ciò che si è veramente, lo sviluppo drammatico presenta in realtà lo sviluppo di quattro diverse storie d'amore, alcune più centrali e, per l'appunto, tematiche, ed altre meno dettagliate e vissute in scena. L'impressione è che l'autore proceda per accumulazione e mai per sottrazione, come se tagliasse poco da una prima stesura del testo. La vicenda potrebbe procedere abbastanza spedita e coinvolgente se non fosse appesantita da eccessi verbosi e talvolta retorici del dialogo, da digressioni decisamente superflue e da situazioni troppo esplicite che trascurano le potenzialità ellittiche e la natura evocatrice dell'azione scenica. Il realismo immediato della finzione viene tradito a volte da un linguaggio talvolta troppo scritto, ragionato e letterario, poco spontaneo e genuino e da alcuni momenti che sconfinano nel melodrammatico. Questi aspetti colorano in modo decisivo le prove degli attori, non tutti allo stesso livello di preparazione, che alternano momenti di interpretazione coinvolgente e credibile ad altri in cui la recitazione appare in tutta la sua evidenza. Al di là di queste osservazioni è molto apprezzabile il lavoro sui personaggi e sugli spunti che la vicenda nel suo complesso offre allo spettatore.

Salvobuonfine
con Riccardo Morgante – Luciano Guerra – Valentina Perrella – Alessandro Giova – Chiara Oliviero
e la partecipazione amichevole di ANTONELLO ANGIOLILLO
DRAMMATURGIA & REGIA Giancarlo Nicoletti
prodotto da PlanetArts CollettivoTeatrale, in collaborazione con il Circolo “Mario Mieli”, il Gay Center Roma, Omofobia Stop e l’AIDM Roma