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Violetta Chiarini e Alberto Patelli tornano a collaborare dopo i successi quadriennali raccolti nelle manifestazioni  di "Teatro in Provincia",

un progetto del Centro Nazionale di Drammaturgia Italiana Contemporanea (Ce.N.D.I.C.), curato da Duska Bisconti.   Il Centro -  come abbiamo avuto modo di documentare  in  precedenti recensioni - conformemente ai suoi scopi statutari, ha portato opere di ben oltre 30 autori teatrali italiani viventi in numerosi teatri dislocati sul territorio nazionale "dall'Alpe al Lilibèo", coinvolgendo in modo diretto il pubblico,  chiamato a votare alla fine di ogni rappresentazione  il testo preferito tra quelli dei sei autori presentati in ciascuna serata.  In questa  kermesse Alberto Patelli è l'autore che ha riportato più voti a livello nazionale, seguito a breve distanza da altri autori Ce.N.D.I.C.,  come Maria Letizia Compatangelo - pure presidente del Centro -  Luigi Lunari, Violetta Chiarini, Angela Villa, Serena Piccoli, solo per citarne alcuni tra i più votati.  Ora  la Chiarini e Patelli tornano a collaborare - con inversione di ruoli -  in  "Mi sono rimasti pochi spicci", uno spettacolo scritto da Alberto.   Infatti, mentre in precedenza era la Chiarini a dirigere, tra gli altri, anche i testi di Patelli, ora sarà l'autore stesso a curare  la messa in scena del proprio lavoro.     Chiarini-Patelli, un duo artistico affiatato e cooperante che contraddice la tendenza ai rapporti conflittuali, fatti di rivalità e gelosie, frequenti nel mondo dello spettacolo.  D'altronde  il Ce.N:D.I.C., tramite le sue molteplici attività, agevola anche i rapporti artistici tra i propri soci, favorendone così l'uscita dall'eventuale  isolamento in cui gli autori drammatici non di rado si vengono a trovare.    In "Mi sono rimasti pochi spicci" Violetta  Chiarini, chanteuse internazionale, oltre che attrice e autrice,   si cimenterà per la prima volta col napoletano,  una lingua completamente nuova per lei, che pure alla radio e in teatro, accanto ai ruoli in Italiano, ha interpretato spesso caratteri in linguaggi vernacolari.  Basti pensare a Caterina, popolare personaggio radiofonico - e non solo - di sua ideazione, che si esprime in una lingua reinventata  per il teatro, ma perfettamente comprensibile, riecheggiante antichi idiomi osco-umbro-sabelli.  Con le sue  invenzioni teatrali, antesignane, nel loro contenuto, di tendenze  di cultura e di costume, la Chiarini  spesso precorre i tempi e il suo spirito di ricerca la porta a creare, in particolare, spettacoli tesi alla salvaguardia di repertori musicali e letterari di cui si rischia di perdere la memoria storica. A queste qualità di Violetta Chiarini  ne fanno eco altrettante, ugualmente preziose, di Alberto Patelli, attore in grado di passare agevolmente  dallo schermo al palcoscenico, oltre che attento autore.  Patelli  infatti possiede un acuto spirito di osservazione  della realtà  contemporanea  ed è capace, grazie anche alla qualità prevalentemente tragicomica dei suoi testi, di arrivare diretto al cuore  e alla mente del pubblico.  Il suo spettacolo "Mi sono rimasti pochi spicci" spazia umoristicamente tra le pieghe della crisi economica generale, cogliendone gli aspetti più disparati da diverse angolazioni  e  suscitando  nello spettatore, oltre al puro divertimento, molti spunti di riflessione.  I quattro episodi  in cui si articola sono legati tra loro da un fil rouge che si snoda anche attraverso vari momenti multimediali, che contribuiscono a potenziare  i contenuti della  pièce,  rendendola fruibile dalle più svariate categorie di pubblico.    Il debutto ufficiale in prima nazionale avrà luogo a Fonte Nuova in provincia di Roma  -  l'antica  Nomentum, cara al poeta latino Ovidio,  che vi possedeva una vigna - sabato 29 maggio alle ore 21, presso il Teatro San Giuseppe.  Oltre alla partecipazione straordinaria di Violetta Chiarini e a quella dello stesso Patelli, lo spettacolo si avvale di altri dodici attori, anche giovanissimi, provenienti da differenti e sinergiche esperienze nel mondo dello spettacolo.