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Il viaggio di questa valigia è cominciato, per noi, con lo spettacolo MONOLOGUE AVEC LA VALISE, lo scorso marzo, presso il Piccolo Bellini di Napoli. Ill viaggio con Guerassim Dichliev è cominciato, quindi, tre mesi fa, ma l’incontro fortuito e fortunato con Costantino Raimondi risale a circa due anni fa. Grazie a questi incontri nascono pensieri artistici, si sviluppano interessi simili e si delineano conversazioni proficue. Prima che il nuovo viaggio di questa valigia prenda il volo – il 30 giugno, infatti, lo spettacolo, dal titolo RADIO TOUR EIFFEL, debutterà a Sens, ed a luglio farà parte del programma del Festival di Avignone – è necessario soffermarsi sulle origini. Se quelle di Guerassim sono bulgare,

quelle di Costantino sono napoletane, e quale migliore occasione per raccontare un progetto, se non l’incontro partenopeo, a fine maggio, durante le prove del nuovo spettacolo. Emozionante l’invito, entusiasmante la visione della prova: gli attori ed una sedia, un solo spettatore, ossia la penna di queste parole, ed un luogo suggestivo, cioè la Chiesa di San Giuseppe delle Scalze di Napoli, luogo non più adibito al rito religioso. Grazie, dunque, alla collaborazione e all’ospitalità di ALTRASCENA_NAPOLI ed  ALTRADEFINIZIONE, il 27 maggio scorso una prova a porte chiuse si è materializzata in un luogo suggestivo ed antico della città. Tra le statue religiose dai colori scrostati e gli armadi sbilenchi di sagrestie dimenticate, nasce la magia della prova, messinscena ben più complessa dello spettacolo vero e proprio. In questo caso ben più ricca dello spettacolo in questione, già di per sé raccoglitore di parole e di racconti, di gesti e di narrazione, perché è una prova preceduta da una lunga conversazione.
Guerassim Dichliev è un artista carismatico, non solo sul palcoscenico, ma soprattutto nella sua vita quotidiana in cui non sembra esserci distinzione tra realtà e scena. Occhi, parole, gesti, uomo dal lungo racconto che non riesce a star fermo sulla sedia, artista con il quale è facile conversare e comprendere una vera e propria lingua comunitaria, che parte dal francese, toccando l’inglese e l’italiano. Comprendere il concetto di viaggio che si ramifica e si solidifica attraverso un progetto artistico, significa aprire la mente e gli occhi a racconti, a confronti e a paesaggi immaginari, pur rimanendo seduti su una sedia, al centro di una sala dai finestroni enormi, attraverso cui risuonano lontani il vento ed i rumori della città circostante. Il viaggio di una valigia, metafora antica ed eterna, avviene anche dentro un luogo, attraverso gli occhi di due artisti a tutto tondo che raccontano a chi ascolta.
Il progetto, nato ed in parte finanziato dal Sindaco di Sviningrad, cittadina d’origine di Guerassim e luogo di partenza, si basa su un lungo viaggio in bicicletta intrapreso dall’attore; attraverso la registrazione di numerose testimonianze video, gli Europei incrociati durante il lungo viaggio hanno risposto alla domanda “cosa porteresti nella tua valigia?”. Incredibili le risposte che caratterizzeranno parte dello spettacolo, attraverso la proiezione di spezzoni di video in scena.
Ciò che sottolineano ripetutamente Costantino e Guerassim è il concetto di “traccia effimera”: il viaggio “timeless”, senza tempo, serve a condividere momenti effimeri e, per questo motivo, importanti. Secondo l’esperienza di Guerassim, che ha analizzato se stesso e numerosi viaggiatori, nel corso della sua vita, il viaggio conduce ad una maggiore apertura e disponibilità nei confronti del racconto, invogliando i viaggiatori alla descrizione delle esperienze personali, probabilmente perché consapevoli di non dover rivedere mai più l’interlocutore, anch’esso effimero. Lo spettacolo che debutterà ad Avignone analizza non solo il punto di vista dell’artista che si arricchisce attraverso la conversazione e l’esperienza di viaggio, ma anche attraverso quello culturale, sociologico e psicologico. La scelta del titolo è ossimorica poiché da un lato prevede il concetto di “approdo”, ossia la Tour Eiffel come punto di riferimento, elevato e visibile, mèta di una prima fase di un viaggio che forse non si concluderà mai; dall’altra parte il concetto di radio che emana le sue onde attraverso una condivisione di idee, seppur eterogenee, all’interno di una comunità che assume una sua fisionomia. È straordinario, infatti, come Guerassim possa insegnare a comprendere il concetto di comunità europea, ancora considerata limitata da confini e oggetto, in questi ultime settimane di giugno, di gravi perplessità. L’artista girovago è metafora di vita e di esperienze da racchiudere in una valigia. L’amicizia ed il connubio artistico tra Guerassim e Costantino nasce appunto in Francia, unendo due artisti provenienti da luoghi diversi, Napoli e la Bulgaria, ma volontariamente esuli in nome della libera professione dell’arte. RADIO TOUR EIFFEL è simbolo di un’unione e di una diffusione di una filosofia di vita e di arte che confluisce nell’immagine del clown, nell’azione della pantomima, nelle ombre, nei travestimenti, in tutte quelle forme più antiche d‘arte scenica che i due attori e performer presentano all’interno dei loro spettacoli, consapevoli dell’universalità di questo particolare racconto artistico. In attesa di rivederla in Italia, la valigia di Guerassim e Costantino comincia il suo tour, nel luogo dove tutto è nato: la Francia.