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Sono passati venticinque anni dalla nascita della “non-scuola” e Marco Martinelli sceglie con questo suo agile volume di scriverne, ma non per elaborare una teoria, modalità forse inconciliabile con questa eterodossa esperienza sul campo del teatro e della vita, quanto per farne un racconto.
Scopriamo così quanto le radici della non-scuola affondino lontano, ma non tanto nel lontano del teatro che nasce oltre duemila anni fa da una comunità che si interroga, quanto nel lontano dell’esistenza condivisa di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari, prima ancora che il Teatro delle Albe occupasse il posto che merita nella scena contemporanea italiana.
È come se la memoria di entrambi, di quel tempo incerto e fecondo dell’adolescenza, si fosse improvvisamente fecondata nell’esperienza/scelta della non-scuola, e cercasse di ritrovare o suscitare in quegli innumerevoli adolescenti che vi si affacciano quello stesso fuoco accesosi molti anni fa nelle campagne che circondano Ravenna.
Scopriamo così anche noi che da quell’orizzonte possiamo trarre il senso originale della non-scuola, ben oltre ogni elaborata giustificazione estetica o sociologica, un senso per così dire diretto e concreto come la vita che passa. Un libro che è dunque in fondo un racconto, il racconto di Marco Martinelli, il racconto di Ermanna Montanari e poi il racconto di quanti con quelle vite si sono incrociati. Un bel libro, a mio parere destinato a chi ama veramente il teatro.

Aristofane a Scampia
Marco Martinelli
Ponte alle grazie 2016
163 pagg. € 14,00

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