Visite: 792

Un progetto lungo due anni, nato per “germinazione spontanea” dalla maratona artistica “Mothers’Colors (oltre il blues).

Rave d’arte e tavola rotonda” che si è svolta a Roma il 23 febbraio 2014. Un progetto, inoltre, che viaggia su una sintonia artistica che si è sviluppata e approfondita tra Messina e Roma, tra arti performative sceniche (recitazione, danza, canto, musica) e arte pittorica.

“Mothers’Colors 2” ovvero “MC2”, la performance lunga 12 ore in programma al Museo delle Trame del Mediterraneo a Gibellina, promossa e realizzata dalla Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo in collaborazione con la Fondazione Orestiadi, rappresenterà il nuovo passaggio creativo collettivo realizzato dall’ensemble di drammaturgia sperimentale “EsosTheatre. Il Teatro degli Esoscheletri” di Sasà Neri e la pittrice Solveig Cogliani.

Teatro e pittura a confronto, ma, soprattutto “un’esperienza nuova, rischiosa come sempre un accadimento creativo comporta”.  Solveig Cogliani torna a confrontarsi con il teatro performativo degli Esoscheletri e il tema su cui l’evento si incentra è quello, ampio e attualissimo, della violenza. “Torno a creare con loro e per loro – dice la pittrice – dopo l’esperienza straordinaria di ‘Mothers’Colors’ che mi ha visto dipingere l’opera ‘Alessandra’, che sulla tela reca iscritte le parole suggerite ed ossessivamente ripetute dagli Esoscheletri durante lo spettacolo, e che ho dipinto davanti agli occhi del pubblico proprio a partire dai lineamenti della performer Alessandra Borgosano”.
“In realtà – continua l’artista – gli Esoscheletri, pur partendo dall’idea della rappresentazione teatrale, vivono sulla scena insieme al pubblico. Gli spettatori diventano loro stessi attori, protagonisti di un’esperienza che nella percezione di ciascuno è reale, è realtà. Ecco perché, nulla può esser ripetuto in EsosTheatre, neppure l’intervento pittorico”.
Per Gibellina Cogliani sa soltanto che sceglierà di evocare l’inquietudine attraverso “il richiamo agli animali dipinti dai primi uomini come capovolti/travolti dagli accadimenti di oggi”. “In accordo con il progetto che abbiamo costruito insieme con Sasà Neri, dedicherò a ‘MC2’ una performance pittorica che ho intitolato ‘Ecatombe’, dall’antico significato di hecatómbe in greco (con in significato di ‘magnifico sacrificio’) e farò emergere le lettere ἑκατόμβη sulla tela preparata con la terra”.

“Ho provato una tensione particolarissima in questi due anni durante i quali abbiamo lavorato a ‘MC2’, ogni spettacolo e ogni scelta vissuti come tappa inderogabile del percorso. Oggi siamo vicini alla realizzazione della performance. Lo dobbiamo ad alcune persone che hanno creduto in noi, nel valore, nella bellezza e nel talento dei nostri artisti. Ciò che sento ora è un’immensa calma e una grande gratitudine”, aggiunge Sasà Neri, regista e ideatore del format “Esoscheletri” su cui si sviluppa il teatro performativo EsosTheatre.
“Dico grazie dunque alla grande artista Solveig Cogliani, al Prof. Avv. Emmanuele Emanuele, Presidente della Fondazione Terzo Pilastro - Italia e Mediterraneo, che ci ha supportato e seguito con attenzione e cura, alla Fondazione Orestiadi di Gibellina che ci accoglierà nel suo Museo delle Trame Mediterranee. E dico grazie agli Esoscheletri, i performer che hanno trasformato EsosTheatre da folle sogno personale in realtà collettiva di ricerca e sperimentazione, e alle due coach Agnese Carrubba, per canto e musica, e Claudia Bertuccelli, per la danza e i movimenti scenici”.
Ma cosa concretamente ci si deve aspettare da “MC2”? “Teatro, pittura, canto, musica, danza … Sarà una maratona, succederà tanto. Ma soprattutto – come sempre e più di sempre – la performance nascerà in tempo reale dalle vibrazioni che promaneranno dai nostri ospiti-spettatori e dal luogo stesso che ci ospiterà”.

www.mc2performance.it
www.fondazioneterzopilastro.it