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L'associazione Efremrock, in collaborazione con la compagnia Vaudeville, ha proposto al Teatro del Canovaccio di Catania, come quarto spettacolo della stagione 2016/2017, "Camposanto mon amour”, commedia musicale, comica e grottesca, scritta e diretta da Paride Acacia. In circa sessanta minuti, il lavoro, ambientato in un cimitero comunale, affronta con delicatezza ed ironia, argomenti quali la morte e la rinascita ed il tutto è impreziosito dalle gradevolissime musiche originali di Massimo Pino e Paride Acacia, suonate dal vivo da una orchestrina di tre elementi (Massimo Pino - chitarre, Peppe Pullia -batteria e percussioni e Simona Vita -piano e tastiere). Lo spettacolo di Paride Acacia

sdrammatizza ed esorcizza la paura della morte con un musical in chiave rock, sottolineando che "la morte non esiste perché quando lei arriva noi non ci siamo più" e presenta sulla scena surreale di un camposanto comunale, il 2 Novembre, quattro indiavolate becchine con i nomi di alcuni elementi chimici (Vetriola, Antimonia, Arsenica e Saturnia) che cantano, ballano e discutono liberamente e con ironia sul senso della morte e della vita, sulla dignità di esistere e sulla possibilità del risorgere.

Le quattro becchine in scena sono Vetriola (Gabriella Cacia), Antimonia (Francesca Gambino), Arsenica (Elvira Ghirlanda) e Saturnia (Milena Bartolone), una bionda che vive da anni reclusa nel camposanto comunale in un sorta di camerino teatrale, con un passato da cantante, col soprannome di Baby Jane, pure sfortunata perché diventata afona. Alle quattro si aggiunge, alla fine, Cassandra (Laura Giannone), il fantasma storico del cimitero.
Durante lo spettacolo, su ritmi elevati e con le coreografie di Sarah Lanza, le quattro becchine affrontano con sarcasmo temi legati alla possibilità di una vita dopo la morte o alla dignità dell’esistenza. Lo scorrere del tempo, l’inadeguatezza del vivere in città, il mito dell’eterno ritorno, il sacrificio vano per i posteri, la ricerca dell’immortalità, sono gli argomenti analizzati, dibattuti, da chi vive a contatto con la morte quotidianamente. Si discute infatti della morte del piagnone della città, tal Giacomino Salenitro (ultima anima pura in grado di saper piangere in una società di funerali superficiali e di posa), dell’abbandono al deposito della bara di Martino Zolfo, primo attore della città, lodato in vita e dimenticato in morte e c’è poi la visita al Comune, “autentico obitorio di amministratori della cosa pubblica”. Viene anche passata a setaccio la vita di Saturnia, ex attrice cantante, ritiratasi per via delle sue nevrosi nel camposanto a proseguire l’attività familiare della becchina. Ma alla fine, con l’aiuto di Antimonia, Arsenica e Vetriola, l’ansia e la cupezza interiore di Saturnia saranno sconfitti ed il buio lascerà il posto alla luce, in concomitanza con un alluvione (la tragedia di Giampilieri) in cui viene coinvolto Mercurio il fioraio con cui Saturnia tiene da anni i contatti solo da lontano, incapace com’è di lasciarsi vivere. Il finale è quindi positivo, di  rinnovamento, per le quattro becchine, ma è soprattutto Saturnia che torna a vivere e ad aiutare la comunità colpita dal disastro.

Spettacolo sicuramente intrigante e gradevole oltre che per la bravura delle interpreti anche per le musiche dal vivo della piccola band musicale e per la puntuale regia di Paride Acacia abile a mantenere la pièce sempre su una certa leggerezza, evitando luoghi comuni sulla morte, sui defunti e sul tema della rinascita. Spettatori alla fine entusiasti, convinti dalla proposta e che hanno tributato calorosi applausi alle cinque interpreti ed ai tre musicisti in scena.

“Camposanto mon amour”
di Paride Acacia
Con Milena Bartolone, Gabriella Cacia, Francesca Gambino, Elvira Ghirland, Laura Giannone
Orchestra dal vivo: Massimo Pino (Chitarre), Peppe Pullia (batteria e percussioni),
Simona Vita (Piano e tastiere).
Regia di Paride Acacia
Scenografia di Francesca Gambino
Coreografie di Sarah Lanza
Disegno luci di Adriana Bonaccorso
Musiche dal vivo di Massimo Pino e Paride Acacia
Produzione Associazione Efremrock in collaborazione con la Compagnia Vaudeville - Stagione Teatro del Canovaccio di Catania - 16-19 Marzo 2017