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Il Teatro Mobile di Catania, in chiusura della prima rassegna 2016-2017, ha ripreso il testo del regista catanese Guglielmo Ferro, proposto nel 2005, “Operazione Rimpatrio” che si sofferma su tematiche ampiamente dibattute come emigrazione ed immigrazione, ricerca di un posto di lavoro, difesa del proprio spazio, vizi e virtù del popolo siciliano, sete e ambizione di potere. L’atto unico, che si avvale della regia e dell’ideazione scenica di Francesca Ferro, utilizza un corposo cast che, tra battute e trovate surreali, proietta il pubblico in una dimensione possibile e su una scena che si trasforma in piazza per comizi, mercato ittico, salotto, spiaggia o bar, si muovono i protagonisti di una paradossale operazione rimpatrio, autentica manovra di marketing politico, sostenuta da Cancelliere Mirabella della Repubblica confederata di Sicilia. Accolti da politici, giornalisti e da un coro vociante, arrivano quindi in terra sicula gli emigrati siciliani che si ritroveranno a contendere le case ed i posti di lavoro, ai nativi. Tra i nuovi arrivati ed i locali scoppieranno subito i dissapori,

matureranno le incomprensioni e le insurrezioni verso una decisione politica che mette così in discussione lavoro e casa dei nativi. Ma tra i figli dei nuovi arrivati e quelli dei nativi nascerà anche l’amore, scoppieranno i contrasti all’interno del mercato ittico, si consumerà anche una tragedia che coinvolgerà le famiglie Scalia e Pappalardo e si darà giustizia alla vecchia signora Scandurra, vittima in passato di soprusi e assassini.
La nuova edizione della pièce di Guglielmo Ferro, nel raccontare il ritorno in massa - surreale, chiassoso e speranzoso - di emigrati che si ritrovano a dover convivere con i nativi, appare come una sorta di verifica di spazi per ognuno, un modo per difendere il proprio territorio, per fare i conti non con il classico “straniero”, ma bensì con altri siciliani, richiamati dalla sirena della politica, per qualche manovra elettorale, a fare ritorno nella terra d’origine, avendo assicurato un futuro di lavoro e benessere, non pensando, però, a spese di chi. Alla fine in Sicilia la situazione, con il solito annuncio pre o post elettorale, tornerà come prima e per soddisfare i nativi si apriranno nuove fabbriche e nuove prospettive di lavoro.
Con le musiche di Massimiliano Pace, i colorati costumi di Giusi Gizzo, il lavoro in circa 70’ viene allestito con mano comica e leggera, con tanti personaggi, coloriti e ben caratterizzati, che tra nativi e rimpatriati, sottolineano il carattere indeciso, diffidente, del popolo siciliano specie quando si devono affrontare tematiche politiche, di convivenza sociale o di posti di lavoro.
Applauditi dal pubblico il disinvolto ed eccentrico Agostino Zumbo nei panni del Cancelliere Mirabella e dell'uomo di chiesa, Ileana Rigano (la vendicativa signora Maria Scandurra), Domenico Gennaro nel doppio ruolo di Mike Scalia e Orazio Pappalardo, Plinio Milazzo nelle vesti del giornalista ed ancora Mirella Petralia e Renny Zapato. Completano poi il ricco cast, come vivacissimi e giovani narratori,  Verdiana Barbagallo, Giuseppe Cosentino, Chiara Esposito, Francesco Fiaschi, Francesco Macaluso, Antonio Marino, Giovanni Maugeri, Flavia Monfrini, Vincenzo Ricca, Ruggero Rizzuti e Rosanna Sapia.
Lavoro che, nella nuova e più grottesca edizione, con i ritmi veloci della regia di Francesca Ferro, supportata da Francesco Maria Attardi, ritorna su argomenti oggi molto dibattuti (immigrazione, disoccupazione) e con una messa in scena gradevole e dai toni surreali e farseschi regala al pubblico una serata ricca di sorrisi e di tanti spunti di riflessione.

“Operazione Rimpatrio”
di Guglielmo Ferro
Con Agostino Zumbo, Plinio Milazzo, Domenico Gennaro, Ileana Rigano, Mirella Petralia, Renny Zapato e Verdiana Barbagallo, Giuseppe Cosentino, Chiara Esposito, Francesco Fiaschi, Francesco Macaluso, Antonio Marino, Giovanni Maugeri, Flavia Monfrini, Vincenzo Ricca, Ruggero Rizzuti e Rosanna Sapia
Regia e ideazione scenica di Francesca Ferro
Aiuto regia di Francesco Maria Attardi
Consulenza musicale di Massimiliano Pace
Costumi di Giusi Gizzo
Direzione allestimenti Arsinoe Delacroix
Rassegna Teatro Mobile di Catania- Centro culturale Zo - 27 Aprile 2017