Pin It

Prodotto  da Theatre du Gymnase e Teatro Gamma è in scena al Teatro del Canovaccio di Catania, nell’ambito della stagione di prosa 2016-2017, “Novembre” trasposizione, adattamento e regia di Gianni Scuto dell’omonimo romanzo breve, in chiave autobiografica, di Gustave Flaubert, scritto nel 1842. Si tratta di un raffinato ed originale atto unico, di circa 70’, una sorta di confessione autobiografica dell'autore, all'epoca ventenne. Flaubert narra le sue pulsioni nei confronti del sesso femminile e delle sofferenze ad esse dovute, fino all'incontro con Marie (trasposizione letteraria di Eulalie Foucaud, donna realmente conosciuta dall’autore) una prostituta attraverso la quale fa le sue prime esperienze sessuali e che, nell'ultima parte scritta in prima persona, gli racconta la sua vita.  In seguito i due si lasciano, per non rivedersi mai più. Flaubert, nella conclusione del romanzo, ricorre al

cliché del ritrovamento del manoscritto (come ha fatto anche Alessandro Manzoni ne “I Promessi Sposi”).
Con la puntuale e nostalgica regia di Gianni Scuto, “Novembre” è un viaggio in un passato lontano ed ancestrale di ricordi, di visioni, di frammenti, di immagini oniriche di quella giovinezza che, ormai, non tornerà mai più. Sulla accattivante scena di Franco Weber, popolata di maschere, vestiti, palloncini, foglie e bolle di sapone, con i costumi dell’Atelier Gagliani, si muovono due giovani, con i loro desideri giovanili. Lo spettacolo, impreziosito da una colonna sonora di grande effetto emozionale, racconta dell’incontro tra un Gustave, imberbe collegiale, che freme di malinconie e desideri adolescenziali e Marie, una giovane prostituta dal cuore vergine assetato di sincerità. L’incontro tra i due è carico di tensione e di speranza per entrambi, ma poi dopo un secondo incontro, ancor più carico di voluttà e sentimento, i due non si vedranno mai più. Nell’intera pièce, abilmente assemblata da Gianni Scuto, serpeggia la poesia, le parole magiche, malinconiche, di Flaubert. Lo spettatore è trasportato da musiche evocative, da movimenti, dialoghi, abbracci, che mettono assieme il fascino e la poesia di una Parigi sempre sognata con una Sicilia dai mille significati, senza tempo, dalle mille verità dove canto, maschere, simbolismi rievocano antichi ricordi.
Rispetto al romanzo originale, alla fine, ci si ritrova in una Sicilia lontana e nello stesso tempo vicina, in un piccolo villaggio di pescatori, ad Aci Trezza, tanto caro a Verga, dove la donna prende le forme di una ragazza del popolo tra canestri e reti stesi, tra le barche con vele latine, cammina e il suo corpo è robusto e agile, come quello delle ninfe antiche.
Protagonisti della intensa pièce due giovani e valenti interpreti: la convincente Loriana Rosto nei panni di Marie ed un profondo Elmo Ler nel ruolo del giovane Gustave, abili, in una atmosfera a tratti surreale, nel loro delicato, raffinato, gioco interpretativo, sospeso tra amore, movimenti e suoni, desiderio, ricordi e malinconia per un tempo, per una gioventù, che si tramuta in sogno, in memoria. Lo spettacolo, di grande raffinatezza prevede delle nuove tappe a Parigi.
 
"Novembre"
di Gustave Flaubert
Con Elmo Ler e Loriana Rosto
Regia di Gianni Scuto
Regista assistente Antonella Scornavacca
Scene di Franco Weber
Costumi Atelier Gagliani
Foto di Andrea Valisano
Organizzatore: Matteo Resti
Una produzione Theatre du Gymnase e Teatro Gamma
Stagione di prosa Teatro del Canovaccio - 27 Aprile- 7 Maggio 2017
Foto di Andrea Valisano