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Il versatile Leo Gullotta ha proposto al “Verga” di Catania, in chiusura del cartellone 2016-2017 del Teatro Stabile etneo, lo spettacolo “Minnazza. Letture tra i miti e le pagine di Sicilia”, di Fabio Grossi, arricchito dalle musiche di Germano Mazzocchetti, eseguite dal vivo dai due fisarmonicisti Fabio Ceccarelli e Denis Negroponte. La pièce, in circa 90’, regala al pubblico una serata in una terrazza siciliana, piena di colori, di odori, di sole, conversando amichevolmente con un amico come l’istrionico Leo Gullotta  che conosce bene la Sicilia e che ne racconta con nostalgia, passione ed allegria, all'insegna dello "stare insieme" e della socializzazione, la sua storia, le sue millenarie abitudini, la sua gente, attraverso le parole, le opere di illustri autori siciliani. Lo spettacolo inizia con una grande madre - la “Madre Terra” - che nutre e allatta e con la voce di Gullotta che recita un testo di

Ignazio Buttitta. Parte quindi un viaggio fra il Mito e il quotidiano, tra il sorriso e la denuncia civile e la pièce regala, con stili e tematiche diverse, un ricco ventaglio di testi di autori siciliani, un completo panorama della cultura siciliana.
Alternandosi con la maestria delle fisarmoniche di Fabio Ceccarelli e Denis Negroponte, Leo Gullotta - nato nel quartiere catanese del "Fortino" (la Porta Ferdinandea) - conferma la sua straordinaria arte nel recitare, nel scivolare dal tragico al comico, passando in rassegna autori quali Ignazio Buttitta, Luigi Pirandello, Italo Calvino, Pietro Pavone, Salvatore Quasimodo, Giovanni Meli,  Giuseppe Fava, Luigi Capuana,  Giuseppe Tomasi di Lampedusa e Andrea Camilleri, mentre Leonardo Sciascia è citato solo per uno spiacevole problema di diritti d’autore.
Intenso, carico di mille significati ed apprezzato dal pubblico, il momento della lettura del dialogo - dal romanzo di  Giuseppe Tomasi di Lampedusa - fra il "Gattopardo" Don Fabrizio Salina e il cavalier Chevalley di Monterzuolo, che offre a Don Fabrizio la nomina a senatore del nuovo Regno d'Italia. Nelle parole del principe di Salina emerge il noto principio - sempre valido ed attuale - della decadenza e perfezione dei siciliani, analisi completa ed intelligente di un popolo, di una terra, che rifiuta la novità, il cambiamento. Nell'atto unico c'è anche spazio per far rivivere il mito di Colapesce, sinonimo dell’arroganza del Potere, per non dimenticare personaggi quali Pippo Fava e la sua Catania, Mario Giusti ed il suo "Stabile", i giudici Falcone e Borsellino.
Sia quando parla - con la poesia "Il treno del sole" ("Lu trenu di lu suli") di Buttitta - dell'emigrazione e della tragedia dei minatori siciliani periti a Marcinelle, in Belgio, che quando ricorda i suoi trascorsi giovanili nel posto dove è nato, al Fortino, della sua famiglia numerosa e della Catania laboriosa, emergono sempre la passione e l’impeto di un grande attore e siciliano come Leo Gullotta che raccomanda allo spettatore e soprattutto alla nuova generazione, di non dimenticare, di tenere viva la memoria e custodire il grande patrimonio storico ed umano della Sicilia.
La proposta di Fabio Grossi, è dotata di grande intelligenza ed è sorretta da un maestro saggio ed umano come Leo Gullotta che sa davvero regalare al pubblico una serata straordinaria in terrazza, tra amici, per conversare amichevolmente, scambiandosi opinioni ed impressioni, ascoltando il "respiro", la musica incantevole, delle fisarmoniche, sorridendo in armonia, come una volta.
Alla fine convinti e reiterati gli applausi del pubblico per Leo Gullotta e per la proposta di Fabio Grossi.
Uno spettacolo che consente ad ognuno di noi di ri­pren­der­si un po’ di quei va­lo­ri che sono an­da­ti per­duti e che rappresenta un volo leggero, spensierato, sulla letteratura italiana attraverso pagine e penne di Sicilia e che invita, ancora una volta, alla condivisione, al ricordo, ad una riflessione sulla società e sull’uomo di ieri e di oggi.

“MINNAZZA. Letture tra i miti e le pagine di Sicilia”
di Fabio Grossi
con Leo Gullotta
Musiche di Germano Mazzocchetti
Alle fisarmoniche Fabio Ceccarelli e Denis Negroponte
Luci di Salvo Orlando
Cartellone di prosa 2016-2017 del Teatro Stabile di Catania
Produzione “Stabile” di Catania - Teatro Verga- 19, 20 e 21 Maggio 2017