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La sezione che si occupa di nuova scrittura all’ Old Red Lion Theatre è stata rilanciata nel 2016 sotto la guida di Gus Miller e dall’anno scorso il teatro presenta una serie di mise en space ogni mese (progetto ora in pausa.) A settembre, ho visto la lettura scenica di “Always Again” della scrittrice anglo-austriaca Gaia Sorcha Fenn per la regia di Roberta Zuric. Il Direttore Artistico ha presentato la serata condividendo col pubblico il suo entusiasmo per questo testo che ha fatto discutere la commissione letteraria più del normale, il che è sempre un buon segno!
Fabiana e Max sono compagni di scuola e amici per la pelle. Anche quest’anno, passano l’estate di Vienna sul molo a prendere il sole e far tuffi, ma nell’aria c’è qualcosa di diverso. La crisi dei profughi viene sempre piú avvertita come una minaccia, le elezioni in Austria sono imminenti e le discriminazioni nei confronti dei “nuovi stranieri” continuano ad aumentare, alimentate dagli attacchi da parte di extracomunitari che fomentano l’odio tra gli abitanti. Fabiana (Nikoletta Soumelidis) è piena di contraddizioni, frequenta amici indottrinati dalle ideologie di estrema destra, ha atteggiamenti razzisti ed è fortemente influenzata dalle opinioni della madre, poliziotta e protettiva. Max (Sebastian Schub), più liberale e tollerante, cerca di spronare Fabiana a pensare per sé e si sente investito della responsabilità sociale di imparare dalle decisioni sbagliate del passato. Quindi aiuta gli immigrati ad integrarsi insegnando loro il tedesco e per il suo impegno civico poco apprezzato è allontanato dal gruppo di amici e rischia di perdere anche Fabiana e la sua compagnia. Un giorno Fabiana racconta a Max di essere stata attaccata di ritorno da una festa. Il dibattito sui clandestini si fa acceso e quando Max suggerisce che criminale non è necessariamente sinonimo di immigrato, Fabiana lo accusa di essere diventato un traditore ed essere dalla “loro” parte. Litigano. Fabiana vuole che Max la smetta di essere così diverso e gli impone di scegliere tra lei e “loro”. Max ne soffre, sente di dover onorare le proprie convinzioni socio-politiche ma vuole troppo bene a Fabiana. Quando Fabiana affronta un immigrato (Christos Liberos) per strada e lo attacca verbalmente, al primo accenno di aggressione da parte del ragazzo, Max interviene e lo prende a pugni come una furia. In inverno, dopo un lungo periodo di silenzio Max incontra di nuovo Fabiana. Le racconta come sia stato assolto dalla polizia per il suo crimine e di come non riesca a vivere con il peso di aver quasi ammazzato una persona ed essere considerato innocente solo perché in una posizione sociale privilegiata. La sua famiglia lo trova deplorevole, lo vuole fuori di casa e dietro le sbarre. Finalmente Max capisce che Fabiana non vale il rifiuto delle sue convinzioni politiche e la lascia lí sul molo senza tante spiegazioni.
La storia di questa amicizia adolescenziale insidiata dall’estremismo di destra dell’Europa di oggi mi ha molto colpita. I personaggi sono molto credibili e i loro dialoghi guidano l'azione drammatica senza perdersi nella predica filosofia in merito alla materia trattata, anzi esplorando come le vicende socio-politiche influiscano sulla vita degli abitanti. Questi due adolescenti affrontano l'amore, l'amicizia, fiducia, ma l’impatto della contemporaneità adombra la spensieratezza di questi anni. Interessante anche la scelta stilistica della lingua. Il dialogo, in inglese, è spesso spezzato dal tedesco, che fornisce un elemento di autenticità senza mai compromette la comunicazione.
Alla fine della mise en espace, il Direttore Artistico ha pregato il pubblico di completare il foglio con i propri commenti sullo spettacolo per aiutare l’autrice nel processo di sviluppo del testo. Le domande poste al pubblico andavano da “Come ti ha lasciato quest’esperienza?” a “ Cosa cambieresti del testo?” e includevano anche un grafico su cui tracciare una linea che rappresentasse la propria concentrazione dall’inizio alla fine.  

Domenica 17 settembre 7.30pm all’ Old Red Lion Theatre
http://www.oldredliontheatre.co.uk/orl-monthly-reading.html