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Chi scrive sa perfettamente quanto sia importante prepararsi alla stesura di un testo, che sia drammaturgia o narrativa, leggendo, documentandosi e appuntando, per creare tutto il materiale di sostegno al lavoro finale. Soprattutto, e lì il lavoro aumenta a dismisura, se l'opera affronta argomenti e situazioni dove sia fondamentale oppure si voglia essere rigorosi e precisi. Ciò che il lettore e lo spettatore leggono o vedono è la classica punta dell'iceberg pur intuendo che il materiale sommerso sia molto voluminoso. Ci sono casi in cui la "parte sommersa" è talmente interessante che vale la pena di darle una struttura e divulgarla come opera autonoma. Il libro che presento è proprio un lampante esempio di questo caso. Ci siamo già occupati infatti dello spettacolo di Marinella Manicardi, che da alcune stagioni approda in diversi teatri della penisola con grande successo, e ora è bello occuparsi anche di questo mini-saggio che è appunto il frutto di tutto il lavoro di ricerca che Marinella ha fatto per il suo spettacolo. Ricchissimo di note, citazioni, immagini, il lavoro racconta con leggerezza e talvolta ironia, ma anche con rigore e precisione, l'argomento delle mestruazioni così come considerate nella storia, nella religione, nella scienza, dalle civiltà antiche ai giorni nostri, allargando la trattazione più in generale alla sessualità, alla procreazione, alla contraccezione, alla violenza di genere, ai ruoli ed ai diritti delle donne. Una panoramica ampia e di grande importanza che si legge con piacere e talvolta con stupore. Un lavoro d'attrice e scrittrice degno di una ricercatrice appassionata e documentata. Il fatto che l'idea di fondo di questo cospicuo lavoro, spettacolo e mini-saggio, sia venuto anni fa a Marinella Manicardi in occasione di un festival della filosofia è testimoniato dalla postfazione di Giancarla Codrignani.

Corpi impuri
il tabù delle mestruazioni
di Marinella Manicardi
Odoya 2017
238 pagg. € 15,00

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