Visite: 775

Siamo nel  1861, alla proclamazione dell'unità d'Italia quando una fra le tante Compagnie di giro dell'epoca, dette appunto degli 'scavalcamontagne', costituita da: padre, madre e figli, 

va esibendosi  con scarsa fortuna nei piccoli teatri di provincia con spettacoli basati sull'antica tecnica detta dell' 'improvvisa'  e con una netta prevalenza dell' Orestea.
I decenni si susseguono in un alternarsi di  vicende italiane  a volte entusiasmanti, a volte tragiche, e si affaccia il Novecento, il terribile secolo breve con le due guerre mondiali. Anche la famiglia di teatranti vive questi profondi mutamenti socio-politici per cui al suo interno nascono conflitti fra padri e figli e fra fratelli, al punto che, verso la fine della seconda guerra mondiale, si arriverà al fratricidio. Nonostante tutto, gli anni  passano e la storia d' Italia muta così come mutano i componenti e i rapporti fra i più giovani della Compagnia, finché si arriva ai nostri giorni e all' ultimo erede della Compagnia, fondatore dello Studio Novecento e autore dello  spettacolo, lo stesso Marco M. Pernich.  
E dunque, con l'occhio di verità tipico del teatro, si assiste ad una narrazione della storia d'Italia raccontata in modo inedito in quanto oltre alle guerre, alle stragi fasciste e alle torri gemelle, si parla anche di: Antigone, Edipo, Egisto, Oreste, di antiche  tradizioni e recenti mode teatrali, si cantano canzoni colte e  popolari accompagnate dalla musica dal vivo di Matteo Carminati e Gianrico Agresta; un mix affascinante e  ben calibrato fra cultura alta e cultura popolare condotto con  grande efficacia attoriale dallo stesso Pernich coadiuvato dalla brava, anche nel canto, Stefania Lo Russo.
Un racconto magico nel suo scorrere affabulante e da consigliare ai più giovani che, non solo per motivi anagrafici, oggi conoscono poco o nulla della storia ricca e travagliata del nostro Paese.

Casa Della Memoria, Milano, 17 e 18 marzo 2018

GLI SCAVALCAMONTAGNE
con Marco M. Pernich e Stefania Lo Russo, musiche dal vivo curate da Matteo Carminati e Gianrico Agresta. Prod. Studio Novecento