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Paolo Puppa non ha grande bisogno di presentazioni. Importante e prolifico saggista teatrale sia in Italia che all'estero, già professore all'Università di Venezia, Puppa ama scrivere da molto tempo anche testi teatrali, soprattutto monologhi, che spesso interpreta lui stesso. In questa ultima raccolta edita da Titivillus, possiamo leggere quattro drammaturgie brevi a più personaggi e altrettanti monologhi. Se nelle drammaturgie prevale la tematica delle dinamiche familiari, in particolare quelle negative ma non solo, i quattro monologhi sono ritratti molto originali di personaggi reali e di fantasia. Tutti i testi sono introdotti all'inizio, in un unica prefazione, dallo stesso autore, e sembrano già delineare l'approccio del drammaturgo orientato molto alla costruzione dei personaggi più che alla fabula. S'intuisce anche la tendenza ad ispirarsi alla mitologia o alle grandi opere letterarie e teatrali. Di tutto ciò naturalmente abbiamo conferma leggendo le opere, alcune decisamente godibili alla lettura, notando però un limite nei testi dialogati. Mai più di due personaggi in scena, e dialoghi che sono sempre duetti serrati. La maggiore prelidezione e capacità per i monologhi, a mio parere molto più efficaci delle drammaturgie, credo che sia la conferma di questo limite alla creazione di testi con una pluralità di voci. Anche il primo lavoro "Casa con angolo Shoah" è strutturato su molteplici scene brevi sempre a due personaggi contrapposti. Una raccolta interessante che fornisce una panoramica importante e significativa sulla drammaturgia di Puppa.

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Altre scene
copioni del terzo millennio
di Paolo Puppa
Titivillus  2018
180 pagg. € 15,00