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Il festival del teatro fondato tre anni fa mobilitando l’intera città, ospitando produzioni nazionali e internazionali, rendendo il giugno napoletano appuntamento fondamentale per chi vive il mondo teatrale, quest’anno chiude i battenti o si trasforma? Il mondo teatrale e culturale napoletano viene scosso dal terremoto NTF 2011

Se l’anno scorso si era già in procinto di presentare il programma quasi ufficiale, quest’anno si rimane a bocca asciutta. Forse. I contratti a tempo determinato di cui vive il NTF vengono eliminati. Cinquanta contratti vengono chiusi e il Festival si ritrova con soli 7 dipendenti. La Regione Campania rispetta il decreto legge 78/10 che impone, nello sforamento del patto di stabilità, la revoca dei contratti a tempo determinato. Tra i dipendenti che subiscono questo licenziamento viene inserito anche il nome di Renato Quaglia, conosciuto direttore artistico del Festival. La direttrice Furfaro si dimette e accusa la giunta Caldoro poiché, dopo questo insediamento,  il Festival non ha ricevuto più fondi. Addirittura la stessa direttrice, ormai ex, sottolinea che molti artisti e lavoratori devono ancora ricevere pagamenti dal 2010 e che da quest’anno neanche il Ministero dei Beni culturali fornirà i fondi. Sponsor e banche hanno sostenuto quest’ultimo anno del Festival. E mentre Rachele Furfaro si dimette, si prega Renato Quaglia di restare. Il programma è pronto: perché non farlo partire anche se in forma ridotta? On line si leggono indiscrezioni sul programma che avremmo dovuto vedere in scena quest’anno. Risaltano nomi noti come quelli di Matthew Lenton e Robert Lepage, registi internazionali già ospiti del Festival. Ma anche nomi napoletani e italiani, da Carlo Cerciello a Laura Angiulli, Fortunato Calvino e Antonio Latella che ripropone il suo progetto sul “Fondamentalismo”, Sara Sole Notarbartolo, Davide Iodice. Renato Quaglia preclude ogni minima speranza di rientrare nell’organizzazione del Festival: “considero definitivamente conclusa questa esperienza e non intendo collaborare con un Cda rappresentativo di comportamenti e modalità che non condivido». Quaglia consegna il programma nella mani della Regione, invitandola a riorganizzare il tutto. Scontri polemici che toccano non solo la politica ma soprattutto gli artisti che giovedì 10 febbraio sono scesi in strada, manifestando con performance e slogan presso la Galleria Umberto di Napoli. “Io ho fatto il Festival”, questo lo slogan che si diffonde per la città e che compare nelle mail che giungono in massa per invitarci all’appuntamento. Ed emerge la forte volontà di numerosi artisti di organizzare un Festival indipendente, ribadendo però non una scelta disordinata e banalmente “rivoluzionaria”, ma bensì l’idea di un Festival organizzato dagli stessi artisti e collaboratori degli artisti pur con le molteplici e ovvie difficoltà nel reperire fondi, spazi e meccanismi pubblicitari. Nonostante l’apparente calma, l’attesa è ancora viva. Gli artisti e le maestranze si ribellano, ma esiste anche un altro fronte costituito da coloro che reputano il Festival un dispendio esagerato di denaro per la città partenopea. Ci si chiede, in effetti, se questa parte, che propone motivazioni economiche valide, comprenda anche coloro che non sono mai riusciti a far parte dell’entourage del Festival, sia dal punto di vista artistico che lavorativo in genere. Intanto sul sito del NTF vengono pubblicati alcuni dei commenti degli artisti nazionali e internazionali che hanno collaborato con il Festival e lavorato per mesi nella città di Napoli, vivendo i suoi luoghi per studiarne i meccanismi culturali e sociali. Le loro parole dimostrano l’importante esperienza non solo artistica, ma soprattutto umana, vissuta durante uno dei Festival italiani di teatro in cui confluivano, e speriamo confluiranno, le più importanti ricerche sceniche della nostra contemporaneità. Ma forse in un’Italia culturalmente ed economicamente decadente non ha senso un Festival che sembra essere destinato alle elitès culturali e sociali? Per chi non è mai stato al Festival, in attesa di ciò che accadrà, un assaggio di ciò che è successo in questi 3 anni: video promo NTF 2011