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Edizioni Falsopiano di Alessandria pubblica questa raccolta di tre atti unici, scritti da Roberto Morpurgo, che mi sembrano estremamente indicativi dello stile formale e tematico molto personale del drammaturgo milanese. La versatilità in diversi campi dell'arte e delle scienze umane (filosofia, poesia, narrativa, saggistica e psicanalisi) emerge in modo evidente nella scrittura di questi tre pezzi. Si tratta di una scrittura affatto semplice, più poetica che parlata, densa di rimandi letterari e mitologici, ricca di spunti filosofici e metaforici, con elementi psicologici che non riguardano soltanto la creazione e lo sviluppo dei personaggi, ma anche e soprattutto le dinamiche situazionali e i risvolti tematici dei tre lavori. Altro elemento caratterizzante la drammaturgia di Morpurgo è la cura, che diventa a tratti maniacale, delle didascalie che accompagnano la presentazione delle dramatis personae e i dialoghi. Si potrebbe dire che le stesse didascalie formino una drammaturgia dotata di un'importanza autonoma, non solo dunque come indicazioni di messa in scena. Importanza fondamentale, in queste didascalie, ma anche in generale nel testo, è riservata alle sonorità dell'ambiente, che assurgono ad elementi tematici o a veri e propri interventi dialogici. Proprio le sonorità d'ambiente evidenziano la vocazione di queste drammaturgie alla messa in onda radiofonica, come infatti è avvenuto nel caso de "L'autoritratto" testo che apre la raccolta, già pubblicato dalla stessa casa editrice, e di cui mi sono occupato a suo tempo. Il volume è aperto da un'introduzione dell'autore, da una lunga prefazione di Luca Micheletti, e chiuso dalla postfazione di Renato Giordano. Arricchiscono la pubblicazione alcune suggestive tavole di Pietro Forti.

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Tre atti unici
L'autoritratto, L'aquilone, La valle dell'eco
di Roberto Morpurgo
Falsopiano  2018
167 pagg. € 16,00