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Il Centro Zo di Catania ha ospitato la pièce di Orazio Condorelli “Kryptonite”, produzione Santa Briganti, associazione culturale con sede a Vittoria (Ragusa), guidata da Andrea Burrafato, con la regia dello stesso autore e con l’interpretazione di Peppe Macauda ed il disegno luci di Salvatore Frasca. Lo spettacolo, in circa 50’, è uno spaccato di un periodo di vita e racconta le emozioni, i rapporti, le indecisioni, i batticuori di un giovane che vive la sua adolescenza che lo porta ad innamorarsi della ragazza dai capelli rossi, Lidia Leggio (L.L. come Lois Lane), incontrata in una festa, tra le avventure del suo supereroe preferito, quel Superman che lo accompagnerà nel suo percorso di crescita. Pochi oggetti in scena, un microfono, una maschera anti gas, una bicicletta a terra, un lampeggiatore e poi tanta grinta: quella del protagonista, interpretato da Peppe Macauda, un giovane che vive la sua estate tra la famiglia, l’incontro-scontro con i suoi coetanei che lo prendono in giro, con la ragazza

dei capelli rossi e il suo amore per i fumetti, per Superman. Flash di un processo di crescita di un ragazzo dove emergono le sue debolezze, le sue fragilità (che non nasconde ma che ha il coraggio di mostrare agli altri), il rapporto col padre, la ragazza, i soprusi dei suoi coetanei, il nomignolo che gli viene affibbiato e gridato in faccia (“testa di mulingiana”), l’estate del 1989, la caduta del muro di Berlino, la morte del padre, una cartolina ricordo e la spinta a continuare, a non mollare mai. Alla fine rivedendo i suoi giorni passati, in un presente diverso, le parole del padre gli saranno più chiare e decifrabili e, come sempre, lo incoraggeranno, ad andare sempre avanti.
L’interprete Peppe Macauda ed Orazio Condorelli autore e regista catanese, formano un duo affiatato e vincente, già applaudito in “La Famiglia M.” e che in “Kryptonite” trasmette al pubblico emozioni, grazie ad una storia di vita e d'amore che convive in qualche modo con il mondo della fantasia, ma riesce a toccare temi forti, quali la memoria e la perdita, senza far mancare allo spettatore momenti di spensieratezza.
L’autore racconta una storia lineare, ricca di emozioni semplici, che toccano il cuore e l’interpretazione di Peppe Macauda, sostenuto dal gioco luci e dall’azzeccata scelta delle musiche (tra queste ricordiamo l’evocativa “Rock 'N' Roll Robot“ di Alberto Camerini), disegna con efficacia le paure, le fantasie, le passioni del giovane protagonista.
Applausi finali da parte del pubblico del Centro Zo che mostra di gradire l’appassionata interpretazione di Peppe Macauda ed il breve, ma intenso, testo di Orazio Condorelli che riesce ad affrontare questioni comuni a tutti noi come l’amore, la memoria, il distacco, il coraggio e soprattutto il desiderio di non arrendersi mai.
“Pensavo già da tempo – ribadisce l’autore e regista Orazio Condorelli - di raccontare una storia che ruotasse attorno al tema della vulnerabilità, intesa non come debolezza, ma come qualità ineliminabile dell’essere umano, come potere che permette finalmente di interrogarci su noi stessi e sulla nostra identità.
Ho pensato che fosse l’adolescenza il momento più giusto in cui ambientare il racconto. Un’età difficile fatta di cambiamenti repentini, turbolenze, insicurezze ma anche grandi sogni, desideri brucianti e passioni vitali. È l’età in cui quasi tutti desiderano avere poteri eccezionali per potersi difendere dalla kryptonite, che fa sentire soli e deboli”.

Kryptonite
drammaturgia e regia di Orazio Condorelli
“Menzione della giuria per l’interpretazione” al Minimo Teatro Festival di Palermo 2017
con Peppe Macauda
Disegno luci Salvatore Frasca
Organizzazione Santa Briganti
Centro Zo di Catania - 21 Ottobre 2018

Foto di Giansalvo Cannizzo