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Nella vasta collana di manualistica teatrale di Dino Audino Editore, si aggiunge questo sostanzioso contributo di Ombretta De Biase, di cui mi sono occupato in occasione di un'altra sua pubblicazione. Mentre nel volume precedente si affrontava in modo specifico e pratico il Metodo Strasberg, in questo nuovo volume si fa un passo indietro per fornire un approccio più generale e basilare al mestiere dell'attore. Al di là dell'azzeccatissimo titolo, il contenuto del manuale risulta, pur nella sintesi e nella schematizzazione, un utile strumento a chi vuole intraprendere questo mestiere ma anche a chi lo ha già iniziato da poco tempo. Anche qui (come nel citato volume sul metodo Strasberg) i dieci capitolo sono concepiti come altrattante lezioni che affrontano i vari aspetti della formazione attorale. L'obiettivo è di arrivare a capire come si può essere un attore drammaturgo, uno che non si limita cioè ad eseguire le indicazioni del regista, ma che nella dinamica della realizzazione di uno spettacolo partecipa alla scrittura dello stesso attraverso la partitura del proprio personaggio. Le "lezioni" si svolgono dunque con una basilare informazione sulla teoria ma soprattutto con l'indicazione di esercizi per tradurla in pratica. Una sfida stimolante che la De Biase conosce bene in quanto regista, drammaturga ed insegnante, e che presenta al lettore con sistematicità pedagogica, sensibilità psicologica e preparazione tecnica.

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Fingere di non fingere
introduzione al mestiere dell'attore
di Ombretta De Biase
Dino Audino  2018
115 pagg. € 14,00