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All'interno della Città dell'altra economia, struttura polivalente realizzata anni fa all'interno dell'antico mattatoio di Testaccio in Roma, va in scena per quattro repliche la drammaturgia scritta da Vittorio Continelli e Luana Giacovelli, diretta dallo stesso Continelli, e interpretata da Sonia Viviani e Linda Di Pietro. Il tema dello spettacolo è adatto al luogo dove viene rappresentato: il rapporto tra donna e lavoro e, più in generale, la condizione del lavoro nella nostra società. L'azione si svolge su due piani: il principale è drammatico, basato su un confronto serrato tra due donne, una giovane, l'altra matura, un'operaia e una manager. Il secondo piano è narrativo e s'inserisce ad intervalli nel primo: brevissimi racconti, talvolta solo frasi, sulle "disavventure" tipiche affrontate da tante donne, ma non solo, nel mondo del lavoro. Temi attualissimi quindi e capaci di suscitare immedesimazione in chiunque, data la diffusione delle dinamiche evocate dal testo. Il problema di argomenti simili è che in

drammaturgia la pesantezza del tema andrebbe sempre bilanciata dalla leggerezza del modo di trattarlo. Qui gli autori scelgono invece di affronatare il tema in modo diretto, trattandolo senza ellissi o metafore, semmai evocando a supporto quel fondamento che da millenni consente (ma non sempre) di sostenere la teatralità di un testo: il mito antico. Il piano drammatico, lo scontro tra l'operaia e la manager, è una sorta di attualizzazione dello scontro tra Atena ed Aracne, dove l'invidia di Atena per il talento di Aracne qui si trasforma nella necessità delle logiche di mercato, dove non c'è posto per la bellezza se i conti non quadrano, e dove la solidarietà, la collaborazione, l'amore per il proprio lavoro artigianale, deve cedere il passo alla produttività, alla competizione e alla convenienza. L'azione perde la tridimensionalità di una situazione reale vissuta in scena da personaggi di carne, ed assume l'assolutezza di una dialettica emblematica, dove la vittima si scontra con il carnefice ma anche dove il sentimento si misura con la ragione. Anche la recitazione e il timbro della voce delle due attrici assumono toni sempre più enfatici parallelamente alla radicalizzazione progressiva dello scontro, fino all'inevitabile esito finale. Questo, a mio parere, il grande limite di uno spettacolo che comunque è sufficientemente apprezzabile e godibile.

Roma. Città dell'altra economia
dal 17 al 20 gennaio 2019
LA STANZA DI ARACNE
di Vittorio Continelli e Luana Giacovelli
con Sonia Viviani e Linda Di Pietro
Regia: Vittorio Continelli
musiche originali: Gianluca Misiti
foto: Patrizio Cocco
tecnico: Dante Renzetti
Ufficio Stampa: Claudia Ragno – Argon Media