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Qualche volta le navi non solcano gli oceani e i più domestici mari, ma compaiono arenate in mezzo alla terraferma, dimenticate un po' alla volta, e con le forme trasfigurate come se nulla potesse più restituirle al loro elemento primigenio e naturale. È successo a Potenza, tra le montagne della Basilicata, nel centro del quartiere Cocuzzo che, come il nome suggerisce, si snoda sullo spartiacque delle colline che degradano dal centro storico del capoluogo, quasi desiderando il mare mai conosciuto. La ospita, come un relitto che da tempo ha perso il suo tesoro, anzi è essa stessa il “parco Miralles” al centro di quel quartiere popolare, simbolo anch'esso di una speranza perduta e di un sogno disatteso. Da lì, come da una scoperta di coraggiosi palombari che ne hanno riconosciuto i tratti, nasce e parte il progetto drammaturgico “AWARE – La nave degli incanti” nell'ambito delle iniziative di “Matera – Capitale europea della cultura 2019”. E di una vera partenza si tratta, perché la nave, o

meglio la sua immagine e onirica dimensione drammaturgica, una macchina spettacolare costruita dallo scenografo Mario Carlo Garrambone,  solcherà di nuovo, o per la prima volta, non le onde dello Jonio ma bensì i saliscendi rocciosi della Basentana per attraversare l'intera Lucania ed approdare al porto della petrosa Matera.
Metafora dunque e speranza di rinascita di una terra antica illuminata oggi dalle luci della europea Matera, per andare oltre Eboli, visione ideata e costruita con passione dai ragazzi di Gommalacca Teatro che da anni in quel quartiere/cantiere potentino vivono ed operano a stretto contatto con una comunità ricca di fermenti, purtroppo finora, almeno in parte, sfuggiti ai principali circuiti culturali nazionali.
Ora grazie anche allo stimolo e alla collaborazione con la Fondazione Matera-Basilicata 2019 quella nave partirà seguendo i sogni ad occhi aperti di Sofia, bambina che guida e ispira, e raccoglierà le storie che potrà incontrare fermandosi a Albano di Lucania, Calciano-Garaguso-Oliveto Lucano e Ferrandina, per concludere la sua peripezia a Matera.
Il progetto è stato curato dalla Direttrice Artistica di Gommalacca Teatro, Carlotta Vitale, dal regista Mimmo Conte e dal drammaturgo Riccardo Spagnulo,  con la supervisione organizzativa del Teatro dell'Argine di Bologna e in collaborazione con l’artista plastico Didier Gallot-Lavallée, cofondatore della compagnia francese di théâtre de rue Royal de Luxe, e gli Atelier Sudside di Marsiglia.
Nel cast dello spettacolo gli attori Souphiene Amiar, Mino De Cataldo, la piccola Sara Larocca, Marica Mastromarino, Francesco Sigillino, Carlotta Vitale, gli allievi bambini, ragazzi e adulti dei laboratori di ricerca scenica della compagnia La Klass, gli abitanti delle comunità.
L'evento è stato presentato a Milano, alla Fondazione Feltrinelli, nell'ambito del terzo incontro “Le sfide della Cultura”, dedicato alle biblioteche, il 20 giugno, incontro che ha visto la partecipazione di Christine Carrier (Biblioteca Centre Pompidou), di Christian Greco (Museo Egizio di Torino), e di Guido Guerzoni (Università Bocconi e museo M9 di Mestre), moderati da Stefano Parise, Direttore Area Biblioteche del Comune di Milano.
Al termine Paolo Verri, Direttore Generale di Matera 2019, ha introdotto il progetto che, poi, Carlotta Vitale e Mimmo Conte ci hanno descritto con passione.