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Sono numerose le pubblicazioni di drammaturgia dedicate alla scrittura. Questa di Massimo Maraviglia, si distingue per la ricchezza di stimoli, poggia le basi su una notevole quantità di riferimenti bibliografici. Una bussola necessaria per chi vuole cominciare ad avventurarsi nel mare della scrittura ma anche per chi vuole approfondire le proprie conoscenze. Tutto affrontato con chiarezza, leggerezza e semplicità, come sottolinea Carlo Cerciello, nella prefazione.  Non a caso il lavoro è suddiviso in due distinti “Quaderni”; si vuole dare al testo un’impostazione legata all’idea di artigianato teatrale. Il lavoro nasce da una ricerca sul campo, una prassi laboratoriale, compiuta con i suoi numerosi allievi a partire dal 1984. Maraviglia insegna drammaturgia da tempo: nel laboratorio permanente del teatro Elicantropo di Napoli diretto da Carlo Cerciello; al Liceo Imbriani di Pomigliano d’Arco, all’Asylum Anteatro ai Vergini. Un cantiere sempre aperto un continuo confronto con i giovani da cui c’è sempre molto da imparare.
Il primo quaderno contiene appunti riguardanti la storia della drammaturgia a cominciare da Aristotele, fino ai contributi critici di Volker Klotz, Anne Ubersfeld, Marco De Marinis. Si affrontano questioni chiave della drammaturgia: il concetto di azione, l’idea di conflitto, i personaggi, lo sviluppo narrativo.  Non mancano i contributi teorici sul rapporto fra comunicazione e testo drammaturgico, tratti dagli insegnamenti di studiosi della scuola di Palo Alto. L’autore ci invita ad allargare gli orizzonti e considerare il lavoro del drammaturgo come quello di un navigante che tiene fissa la rotta ma ha lo sguardo rivolto a ciò che lo circonda: venti, correnti, paesaggi. “Il teatro ha bisogno di molti ingredienti: psicologia, semiologia, antropologia, sociologia...tutte queste discipline concorrono alla formazione di un testo teatrale”.
Il secondo quaderno contiene numerosi esercizi di scrittura teatrale, partendo dalla lettura di testi classici e contemporanei da Eschilo a Bernard, Pinter, Tarantino, Reza. Un ricco elenco di testi per ragionare sui dialoghi, sui monologhi, sulle ambientazioni. Non mancano esercitazioni sulle forme di riscrittura, le trasformazioni da verso a prosa, le variazioni di stile. Tutto attraverso un’accurata lettura di testi proposti. Ogni scrittore è seduto su una pila di libri scritti da altri, gli autori che sono arrivati prima di noi con i quali il confronto è sempre continuo. Nessuna ricetta, tanto lavoro per comprendere che chi vuole scrivere seriamente non deve vivere solo di belle idee ma di tanta, tanta fatica: ore sedute a scrivere, rielaborare ma soprattutto a leggere per camminare sulle spalle dei giganti e possibilmente guardare oltre, proprio come fanno i veri naviganti, quelli che non temono le tempeste: per scrivere bene bisogna saperle affrontare.

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Appunti di scritture per la scena
Vol. 1-2: Elementi di teoria drammaturgica-Eserciziario
di Massimo Maraviglia
Oedipus 2018
2 voll. 161 pagg. € 27,00