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Roberto Cuppone, studioso alle Università di Genova e Venezia e 'teatrante' con un buon curriculum di autore, regista e attore, che ho avuto occasione di recensire per il suo Pigafetta rappresentato durante il XII Convegno di Rocca Grimalda, ha pubblicato per l'editrice Il Poligrafo di Padova Il Teatro Goldoni, sorta di excursus storico ed anche estetico sui luoghi e intorno alle 'occasioni' che hanno nel tempo costruito, mi si passi il termine anche architettonico, il teatro veneto. Peraltro una tale terminolgia architettonica è in un certo senso legittimata nella stessa breve introduzione di Mario Isnenghi, curatore della collana “Novecento a Venezia. Le Memorie, le storie” cui è inserito il volume, il quale Isnenghi, presentando appunto la collana da lui diretta, riferisce della sua intenzione, testuale, di fare “un mosaico alla veneziana...Anzi, qualcosa di più diffuso: un pavimento alla veneziana, quel che sta sotto e sostiene”. Concepito dunque come viaggio intorno ad un luogo, il libro di Cuppone ne sottolinea i diversi aspetti, le diverse 'visioni' che poliedricamente lo compongono e lo costituiscono, a partire dalla storia dell'edificio fisico, nelle sue diverse costruzioni e ricostruzioni storiche, che come uno scheletro ne hanno sostenuto, in senso proprio direi, il suo muoversi nel tempo. E poi il teatro come organismo vivo, pulsante nelle sue diverse funzioni, dai proprietari, agli autori, agli attori e alle loro compagnie, al pubblico come comunità storica e storicamente in continuo mutamento evolutivo, ma anche involutivo, funzioni che tutte assieme si caratterizzano come relazione feconda con la città ed il territorio. Infine il sito centro spaziale, geografico direi, di un movimento centripreto e centrifugo di esistenze che danno e ricevono senso nell'intersecarsi, quasi nell'accatastarsi su di esso. Movimento in tre tempi dunque che nella sua stessa denominazione, in fondo riassuntiva di tutta questa intensa narrazione, accumula nel nome di Goldoni uno spessore di senso che le consente di andare oltre, forse, alle stesse intenzionaltà dell'autore. Il libro è, per concludere, corredato da un interessante serie di fotografie, da una breve raccolta epistolaria e, in appendice, da un suggerimento, finora inascoltato, perchè si dia finalmente l'organicità di un archivio storico all'insieme delle vicende, storiche e artistiche, di questo 'luogo' importante per la nostra cultura, non solo teatrale. 
Maria Dolores Pesce

Il teatro Goldoni
di Roberto Cuppone
Il Poligrafo 2010
pagg 100 € 18,00
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