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Come spiega Mario Gelardi nella sua introduzione, le "imperfezioni" del titolo di questa pubblicazione da Editoria e Spettacolo, sono i suoi testi, che rimangono appunto impefetti fino a che i personaggi e le loro storie non vengono incarnati dagli attori in scena, magari con licenza, per il regista di turno, di completarli ed arricchirli con il suo contributo creativo. Lavori volutamente aperti e mai definitivi, come "tele su cui è sempre possibile intervenire". Ma, da lettore, ho potuto constatare che le sei drammaturgie raccolte in questo volume, pur offrendo una piattaforma importante su cui basare una messinscena e mostrando un'indiscutibile teatrabilità, sono tutte dotate di un significativo spessore artistico autonomo, godibile dunque alla lettura a prescindere dalla loro realizzazione come spettacoli. La raccolta offre una panoramica variegata della vasta e ventennale produzione drammatica dell'autore. I testi sono pubblicati in ordine cronologico relativamente alla loro stesura partendo dal 2004 per arrivare all'anno da poco concluso. Un teatro per molti versi tradizionale, con strutture narrative piuttosto semplici e solide, con personaggi ben delineati e sviluppi chiari e coinvolgenti, con dialoghi densi di ritmo e colore. La tradizione teatrale partenopea è percepibile soprattutto nei lavori meno recenti ma intuibile anche in tutti gli altri, soprattutto nei dialoghi, spesso venati da un'amara ironia che fa sorridere e pensare come succede, ad esempio, nel grande teatro di Eduardo. Sarebbe troppo facile mettere l'etichetta di "Teatro civile" alla drammaturgia di Gelardi, direi piuttosto che, se proprio dovessi dare una definizione esemplificativa, che come tutte le definizioni impoveriscono la ricchezza e la varietà di ciò che definiscono, parlerei di teatro politico. Politico con la "P" maiuscola, nel senso di personaggi, storie e tematiche che osservano la contemporaneità e ne sottolineano gli aspetti più scottanti, più scomodi, più delicati e anche più interessanti. Quasi tutte storie minimaliste ma che evocano, appunto, temi universali, pregnanti, attuali e d'indubbia rilevanza sociale. Dopo la prefazione firmata da Milena Cozzolino e la nota dell'autore, il volume presenta i sei testi: "Limoni", "Le regole del giuoco del tennis", "12 baci sulla bocca", "La terza comunione", "Brucia l'Europa" e "Quattro uomini chiusi in una stanza". La pubblicazione è chiusa dalla nota biografica.

Impefezioni
di Mario Gelardi
Editoria e spettacolo 2019
pagg. 227 € 16,00
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