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È un breve saggio, questo di Marco De Marinis, che sostanzialmente assembla tre suoi interventi studio, realizzati in tempi diversi e diversi anche, se vogliamo, per obiettivi e sviluppo, rendendoli però coerenti intorno ad una idea di teatro oggi, o meglio ad una prospettiva per il teatro di oggi, soprattutto in funzione della sua capacità e possibilità, appunto, di 'performare' una Società ed una contemporaneità che sembra all'improvviso altrove dislocata.
Una Società dominata, come lui stesso scrive a premessa: “dai limiti (etnocentrismo, autoctonia, nazionalismo, identitarismo) che l'hanno pesantemente caratterizzata e sempre più la caratterizzano in questi tempi bui di intolleranze e razzismi risorgenti”.
Su questo sottile e oscuro limite, dunque, si giocherebbe oggi il ruolo del teatro, altrimenti inglobato o abbandonato a logiche che non dovrebbero appartenergli.
L'autore sviluppa, quasi sillogisticamente, il suo ragionare ovvero il suo intuire in tre fasi e momenti, indagando il rapporto tra il teatro e la città, tra polis integranti e fuga nella periferie del mondo (a partire da Jacques Coupeau), e poi il rapporto, altrettanto ambiguo e contraddittorio, tra teatro e “rivoluzione” (quella con la Erre maiuscola) ove il primo rischia di disperdersi nella seconda, assumendo funzioni quasi ancillari, ovvero a contrapporsi per salvaguardare autonomia e libertà creativa.
La sintesi richiama, per salvaguardare il teatro e la sua funzione, la necessità di ribaltare alcuni assunti che sembravano irriducibili, e che invece nuove forze sociali invece mettono in discussione (tra ecologia e accoglienza), così da trasformare la dominante performance della politica in “politica della performance”, al fine di preservare e rendere attivi i fermenti che certo teatro (laboratorio, comunità o ricerca che sia) ha sviluppato e che forse è il momento di disperdere e seminare nelle comunità e nella Società intera, prima che definitivamente si isterilisca.
Non è dunque casuale, ma anzi molto politica nel senso migliore del termine, la dedica del libro a Carola Rackete e a Greta Thunberg. Un testo agile, interessante ed efficace nella sua sintesi.

Per una politica della performance
Il teatro e la comunità a venire
di Marco De Marinis
Editoria e Spettacolo 2020
pagg. 134 € 12,00
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