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Un “festival mancato” quello di ErosAntEros POLIS che, senza COVID19, avrebbe dovuto tenersi la primavera scorsa a Ravenna, un festival che come ogni “atto mancato” ha prodotto un effetto/esito inatteso. È diventato, grazie alla fantasia e alla costanza di Agata Tomsic e Davide Sacco, fondatori della Compagnia e promotori dell'evento, un convegno che è riuscito per una volta a riunire molte, 57 per l'esattezza, delle voci disperse di un teatro un po' attonito a causa della chiusura e delle restrizioni, tutti ostacoli che sono purtroppo ritornati anche oggi dopo una fin troppo breve apertura.
È stata un occasione per artisti, docenti e studiosi, critici e direttori artistici di 11 paesi diversi per ritrovarsi seppure a “distanza” e discutere di un futuro ancora opaco e difficile rispondendo alle 5 domande che ErosAntEros ha loro proposto. Si sono così alternate visioni e parole, spazi, linguaggi e corpi per disegnare insieme un orizzonte del teatro di domani, con un respiro ed una dimensione europea. Ne è nato il volume che esce in questi giorni, per la collana Visioni di Editoria & Spettacolo, curato da Agata Tomsic / ErosAntEros, che quegli interventi e quelle proposte raccoglie e propone in una successione agile ma anche ricca di profondità, che ci sentiamo di consigliare a chi ha a cuore il teatro, il 'suo' teatro. Chiude un “diario politico della quarantena”, paradossale postfazione di Marco De Marinis che, rifiutandosi di parlare direttamente di teatro, ci racconta, attraverso le sue lettere mai pubblicate ad un quotidiano, lo sfondo di tutte le nostre e sue preoccupazioni.

Quale teatro per il domani?
a cura di Agata Tomsic
Editoria e Spettacolo 2020
pagg. 270 € 16,00
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