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Buone nuove in pandemia. Arrivano da Urbino e riguardano il settore più penalizzato e sofferente. Il nostro amato teatro. Quell’animale imperituro che siccome l’ha sempre  sfangata nei secoli dei secoli pare non desti grandi preoccupazioni. Il teatro è vivo e sempre sarà. Se poi crepano i teatranti fa parte del gioco. Ma vivaddio non tutti sono disposti a crepare. Non tutti ci stanno a sparire per sempre, a star zitti e buoni o a cercarsi un lavoro come dicono quelli che parlano bene. E nel buio che cresce succede che alcuni si inventino  strategie contingenti di sopravvivenza rimediando impropri spazi virtuali e promettendo sul web quel che si spera di poter mantenere sulla scena al più presto. Ma succede anche che qualcuno provi a guardare lontano, cercando di coltivare le risorse che pure ci sono ma faticano a  trovare la

strada. È quello che fa il corso dedicato alle professionalità della scena Fai il tuo teatro! organizzato da Festival Urbino Teatro Urbano e dal Centro Teatrale Universitario Cesare Questa.
Si tratta della seconda edizione che arriva dopo il successo strappato al lockdown che contro le più infauste previsioni non aveva scalfito né lo spirito né l’organizzazione dei corsi lo scorso luglio.
Trenta compagnie ammesse su cinquanta richieste pervenute per un totale di 120 persone che hanno lavorato in totale sicurezza dieci ore al giorno per sette giorni consecutivi.
Il direttore Michele Pagliaroni è dunque ottimista con cognizione di causa, certo che anche quest’anno il risultato sarà replicato.
“Lo scorso anno siamo stati il primo festival italiano a ripartire, senza problemi, e anche quest’anno siamo fiduciosi”.
Si tratta di corsi gratuiti che premiano merito e progettualità, rivolti non ai singoli ma a gruppi, collettivi, compagnie  operative sia in Italia sia all'estero che intendano costruire un teatro sul proprio territorio, là dove un teatro manca, non funziona o ha perduto il suo valore comunitario.
La selezione avviene pertanto sulla base dei progetti presentati e dell’impatto previsto sul territorio.
“L’obiettivo –dice Pagliaroni – è recuperare al teatro una fetta di popolazione della propria comunità offrendo loro spettacoli in loco, ripensando gli spazi destinati al teatro e alla cultura in generale. Spazi che dopo questa pandemia non possono più essere quelli di prima, soprattutto per le piccole realtà non garantite, come lo sono i teatri stabili nazionali”.
E se emanciparsi “dal concetto di teatro come luogo fisico canonico non è una novità, è diventata una necessità a cui si deve far fronte”.
Pertanto gli spazi di azione e lavoro saranno sempre più legati all’architettura della città, ai suoi spazi ospitali come piazze e cortili, distribuiti in modo da poter accogliere il maggior numero di persone a rischio zero.     
I partecipanti potranno scegliere tra due percorsi formativi paralleli, uno dedicato alla progettazione e l’altro alla tecnica, tenuti tutti da professionisti nelle diverse discipline e arricchiti entrambi da incontri di approfondimento con realtà della scena contemporanea indipendente.
L’approccio didattico di tipo empirico è volto a supportare ogni gruppo nella propria fattiva strategia progettuale.
Non è ancora annunciata la programmazione degli spettacoli che affiancheranno i corsi ma è probabile  che saranno cinque e che verranno riproposti  anche nell’entroterra dando vita a un festival diffuso che arrivi al maggior numero di spettatori possibile.

LE CLASSI E I MAESTRI
Il corso si terrà dal 1 al 10 luglio 2021 a Urbino con due percorsi formativi: uno dedicato alla PROGETTAZIONE e l’altro alla TECNICA. Il percorso didattico sarà arricchito anche da alcune CASE HISTORIES : incontri di approfondimento con realtà della scena contemporanea indipendente.
PERCORSO PROGETTAZIONE - 60 ore
● Organizzazione con Mimma Gallina (Paolo Grassi, Milano)
● Comunicazione con Debora Pietrobono (ERT)
● Amministrazione di compagnia e Produzione con Luisa Supino (Carrozzerie Orfeo)
● Formazione del pubblico con Giorgio Testa e Giuseppe Antelmo (Casa dello Spettatore)
PERCORSO TECNICA - 60 ore
- Scenotecnica con Stefano Perocco di Meduna
- Grafica con Danilo Sailor Danny Mancini
- Illuminotecnica con Francesco Mentonelli
- Macchinismo teatrale con Simone Moroni
CASE HISTORIES  - 10 ore
A cura di Oliviero Ponte di Pino (Ateatro/Trovafestival)
 
Il Bando completo e la scheda di partecipazione sono on line su www.urbinoteatrourbano.it , è possibile inviare la propria candidatura entro il 12 aprile 2021, non sono ammesse candidature individuali.

INFO E CONTATTI: FESTIVAL URBINO TEATRO URBANO_CENTRO TEATRALE UNIVERSITARIO CESARE QUESTA
tel. 0722 305656 | Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. |urbinoteatrourbano.it |centroteatrale.uniurb.it