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Più che un libro è una sorta di copione elaborato da Chiara Guidi per quella difficile rappresentazione che è il giornaliero insegnare in una scuola, cioè il comunicare attraverso la parola una esperienza che per essere efficace, profonda e unificante deve trascendere quella stessa parola, deve essere capace, come sembra suggerire lei stessa citando, e noi parafrasando e interpretando, Dionigi L'Areopagita, di valere non per quello che rappresenta in superficie ma per quello che, nascosto in essa, è in grado di mostrare allo sguardo della mente.
Chi sia Chiara Guidi non ha bisogno di molte parole per essere detto. A partire dalla sua esperienza alla Societas Raffaello Sanzio, che ha contribuito a far diventare una delle compagnie del nuovo teatro più conosciute e riconosciute a livello europeo, Chiara ha sviluppato un percorso singolare centrato sullo studio della voce, non solo nella recitazione, e del suono con ricadute di profondo lirismo capaci di andare oltre il contesto drammatico.
Si tratta in sostanza della prima pubblicazione dei corsi di aggiornamento che da quasi un decennio Chiara Guidi tiene al Teatro Comandini di Cesena, sede della Compagnia Societas Raffaello Sanzio di cui è come detto co-fondatrice, e destinati agli insegnanti di ogni ordine e grado. Per la precisione questo raccoglie le lezioni del settimo Corso, di otto totali, aprendo la collezione che vedrà nel tempo la pubblicazione anche degli altri.
Sono complessivamente sei lezioni: “Cercare la parola”, “Dalle viscere alla bocca”, “La voce suona”, “La lettura è una attività che impegna tutto il corpo”, “Disegnate quello che vedete, non quello che sapete”, e infine ”Anatomia della conoscenza”, e come risulta evidente tutte trattano della capacità maieutica della parola che va molto oltre la semplice trasmissione del suo significato palese e superficiale, ma fisicamente trascina con sé tutti i sensi dell'uomo, dallo sguardo, al tatto, all'olfatto, al corpo integralmente inteso, per quanto è in grado, lirica o drammatica, epica o scientifica latu sensu che sia, di essere insieme ascolto e visione, transito e sprofondamento, legame e solitudine, vicinanza e allontanamento.
Ciò che più stupisce di questo strano copione, tra il racconto e la rappresentazione, è la spontaneità che lo caratterizza nella capacità di mostrare, con la limpidenza e la trasparenza di un fluire naturale, la complessità del dire e la forza che la consapevolezza di ciò conferisce all'insegnante  posto di fronte al, talvolta confuso, desiderio di conoscenza di tanti allievi.
Più che una didattica questo libro raccoglie, come scritto nella sua prefazione, <<una germinazione di pensieri che crescono per il fatto che si lavora, io nel teatro, gli insegnanti nella scuola, proprio come avviene nel luogo dove agisce un artigiano.>>
Luoghi cioè, scuola e teatro, dove socraticamente nascono molte domande che cercano difficili ma salutari risposte. Un libro anche sorprendente.

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Interrogare e leggere.
La domanda e la lettura come forme irrisolvibili di conoscenza
di Chiara Guidi
Sete 2021
88 pagg. € 18,00