Teatro Manini
TEATRO MANINI
Direzione Artistica Francesco Montanari e Davide Sacco
STAGIONE 2022/2023
Avrà inizio venerdì 28 ottobre 2022 la Stagione 2022/2023 del Teatro Manini di Narni, la seconda con la direzione artistica di Francesco Montanari e Davide Sacco, con un programma che si presenta ricco di appuntamenti e di progetti costruiti con e per la città.
Dodici gli spettacoli della stagione di prosa, oltre a quattro appuntamenti targati Manini Kids, la stagione per le famiglie, cinque appuntamenti di stand up comedy, produzioni internazionali e concerti. Non mancheranno poi i progetti speciali, a partire dalle Occupazioni cittadine in cui gli abitanti di Narni si sfideranno a gestire il teatro per un intero weekend, passando per la formazione dello spettatore fino ad arrivare a Stati interessanti, interamente dedicato alla maternità.
Prosegue anche il percorso Manini Prime, una tessera fidelity che dà diritto a un cartellone parallelo di attività, dedicato solo agli utenti prime, e che quest’anno si incrocerà anche con le attività del nuovo locale interno al Teatro, il Misciano Art Club, che offrirà, oltre alla somministrazione, un programma di musica dal vivo e serate a tema.
«Abbiamo riflettuto molto» – dichiarano i direttori Francesco Montanari e Davide Sacco -, «per creare la giusta continuità con l’anno passato, in cui abbiamo raggiunto risultati che ci hanno reso entusiasti: rendere il teatro di Narni un luogo da abitare sempre, abitare sia fisicamente sia sentimentalmente, un luogo in cui potersi sentire a casa, il luogo in cui le emozioni non sono legate esclusivamente all’apertura di un sipario ma nascono ancor prima, dall’incontro tra essere umani vivi e vitali, emozionati ed emozionanti. Per questa edizione la nostra attenzione si è soffermata sul concerto di felicità, quella giornaliera, che ti accompagna nelle piccole cose ed è il moto continuo dei grandi cambiamenti della nostra vita. Siamo arrivati alla conclusione che, se l’arte più grande è il vivere e tutte le espressioni dell’arte si nutrono di vita, allora la felicità è essa stessa arte. Perché tutto nasce da lì, l’entusiasmo dei poeti o la perdizione dei pittori è felicità, la navigazione dei compositori o lo sguardo attento di un padre sul proprio figlio è felicità, è arte».
Sostenitori della stagione 2022-2023 sono Energy Solutions, Genesi Solutions, Servizi Globali Terni, Moreno Gubbiotti SRL, Centro Edile Iosa, Castello di Montignano, Morelli Trasporti, Penta Ristrutturazioni.
Si aggiungono come sponsor tecnici Cotogni Sport e Less is More.
IL PROGRAMMA
Si parte venerdì e sabato 28 e 29 ottobre con “Ci vuole orecchio”, il coinvolgente spettacolo musicale che vede Elio, uno tra i protagonisti più amati del panorama musicale italiano, confrontarsi con l’eredità di Enzo Jannacci. La regia e la drammaturgia è di Giorgio Gallione per una coproduzione Agidi e International Music and Arts.
Domenica 13 novembre spazio a Zerocalcare con il debutto regionale di “Kobane Calling on Stage”, lo spettacolo teatrale tratto dalla sua opera omonima e portato in scena con l’adattamento e la regia di Nicola Zavagli e una numerosa compagnia di giovani e talentuosi attori. La produzione è della Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini con Lucca Comics e Teatri d’Imbarco, in collaborazione con Bao Publishing.
Nella serata di martedì 29 novembre andrà in scena “Qualcuno volò sul nido del cuculo” di Dale Wasserman, adattato da Maurizio de Giovanni e diretto da Alessandro Gassmann, con un cast di dodici attori capitanati da Daniele Russo. La produzione è della Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini.
Sabato 3 dicembre è la volta di “Caso, mai - L’IMPREVEDIBILE virtù della dignità”, scritto e diretto da Simone Guarany e Licia Amendola e prodotto da Calabria Movie.
Sabato 10 dicembre andrà in scena “La Bohème”, di Giacomo Puccini, con la regia e la direzione musicale di Giancarlo Nicoletti, in una versione prodotta da Altra Scena & I Due della Città del Sole che vede, oltre ai cantanti, Umberto Cipolla al pianoforte.
Mercoledì 11 gennaio 2023 sarà la volta di Tommaso Ragno, che si confronta con l’opera di Kafka “Una relazione per un’Accademia”, in una produzione Infinito SRL.
Sabato 28 gennaio è in programma “Cristo di periferia”, di Davide Sacco, interpretato da Francesco Montanari insieme a musicisti e circensi, per uno spettacolo a cura di LVF – Teatro Manini di Narni.
La serata di mercoledì 8 febbraio ospiterà il debutto regionale di “Aspettando Godot”, di Samuel Beckett, con Leonardo Capuano, Paolo Musio, Stefano Randisi ed Enzo Vetrano diretti dal Maestro della scena internazionale Theodoros Terzopoulos. La produzione è di ERT – Teatro Nazionale e della Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini.
Domenica 19 febbraio sarà la volta di “Destinazione non umana”, debutto regionale dello spettacolo della Compagnia Fort Apache Cinema Teatro scritto e diretto da Valentina Esposito.
Giovedì 9 marzo andrà in scena “Rumore di fondo”, uno spettacolo di Nadia Baldi, con le musiche composte ed eseguite dal vivo da Ivo Parlati e la straordinaria partecipazione di Carmine Ammirati, prodotto da Teatro Segreto.
Spazio alla danza giovedì 23 marzo con “Canova Svelato – Gli illusionisti della danza”, una produzione della RBR Dance Company con la regia di Cristiano Fagioli e le coreografie di Cristina Ledri e Cristiano Fagioli.
Chiude la stagione di prosa con tre repliche venerdì 31 marzo e sabato e domenica 1 e 2 aprile “Amare Cannibale”, lo spettacolo di Magma06 con il testo e la regia di Mariagrazia Pompei e con Valentina Favella, Francesca Diprima e Riccardo Pieretti.
PERCORSI SPECIALI / Fuori Abbonamento, Stand Up Comedy & Manini Kids
I progetti speciali animeranno il teatro già dai primi di ottobre, con la residenza creativa condivisa “Abitazioni” a cura di Davide Jodice e Davide Sacco.
Il primo appuntamento fuori abbonamento sarà il debutto mondiale di “Qualcuno Arriverà” di Jon Fosse, programmato sabato 5 novembre. Lo spettacolo vedrà la direzione del regista norvegese Piotr Cholodzinski e la partecipazione di una compagnia italo-norvegese composta da Elisa Lucarelli, Alessandro Pezzali e Kasper Skovli Botnen. La produzione sarà LVF – Teatro Manini di Narni.
Ripartirà poi la stagione di stand up comedy con cinque appuntamenti: l’11 novembre sarà il turno di Daniele Gattano in “Male male”, a cui seguirà il 2 dicembre Francesco De Carlo con “Limbo”. Il 15 gennaio sarà il turno de Lo Sgargabonzi in “Dieci monologhi sulla morte”, mentre il 18 marzo Giorgio Montanini presenterà “Lo spettacolo nuovo”. Chiuderà Daniele Fabbri, il 15 aprile, con “Daniele Fabbri live”.
Inaugura il 27 e 28 gennaio 2023 la stagione Manini Kids, dedicata alle famiglie, con “Il Canto della Sirena”, testo e regia di Emma Dante.
Il 12 febbraio sarà il turno de “Il bambino e la formica” diretto da Massimiliano Burini.
Il 19 marzo spazio alla danza con “Il piccolo re dei fiori” una coproduzione Balletto di Roma e Teatro Gioco Vita creata da Valerio Longo e Fabrizio Montecchi.
Chiude il percorso Kids “Sogno”, il 16 aprile, uno spettacolo di Beatrice Ripoli ispirato all’opera di Shakespeare.
Tra i progetti speciali, segnaliamo “Occupazioni cittadine”: da venerdì 21 a domenica 23 ottobre i cittadini si sfideranno nella gestione del Teatro, tra spettacoli, workshop, flash mob e dj set.
Da questo progetto si diramerà anche un percorso dedicato allo spettatore a cura di Oliviero Ponte di Pino (Ateatro) e Stefano Romagnoli (Spettatoreprofessionista).
Attenzione anche al tema della legalità e dell’attualità con due incontri speciali: venerdì 18 ottobre Lirio Abbate e Antonella Bolelli Ferrera ci conducono tra gli “Uomini di mafia. Gli Incritati”, mentre sabato 4 marzo sarà il turno di Alfonso Sabella, il “Cacciatore di mafiosi”.
Fuori abbonamento anche il progetto della Compagnia OCCHISULMONDO “Teoria del cracker”, di e con Daniele Aureli, che debutterà giovedì 19 gennaio, e il concerto di Cane sulla Luna che si terrà sabato 25 marzo.
A dicembre, invece, Mariano Bauduin presenterà un ciclo di tre incontri dedicati alla lirica con musica dal vivo e con le proiezioni delle maggiori opere italiane riprese per il cinema.
Chiuderà la progettualità 22/23 il Festival “Stati Interessanti”, con la direzione artistica di Mariagrazia Pompei e Valentina Favella e la direzione organizzativa di Ilaria Ceci, sostenuto dall’Assessorato alle Politiche Sociali, che per l’intero week end 31 marzo – 2 aprile affronterà tutte le sfaccettature del tema della maternità, attraverso la partecipazione di numerose artiste e studiose.
Il Teatro Manini prenderà poi parte al progetto “Grand Tour. Stagione teatrale europea” di Teatro Pubblico Ligure ideato da Sergio Maifredi, in collaborazione con il Festival Narni Città Teatro diretto da Davide Sacco. Da novembre 2022 a maggio 2023 porterà il pubblico ad assistere ai migliori spettacoli della scena europea, da vedere nei teatri in cui sono stati creati insieme a Sergio Maifredi e Davide Sacco che accompagneranno gli spettatori in sala. Il primo viaggio sarà il 15 novembre a Parigi, per vedere il nuovo spettacolo di Bartabas con il suo Théâtre Zingaro nel Fort di Aubervilliers: “Cabaret de l’exil. Irish Travellers”.
CALENDARIO STAGIONE 2022 - 2023
28-29 ottobre 2022 / h. 21.00
“CI VUOLE ORECCHIO”
ELIO CANTA E RECITA ENZO JANNACCI
regia e drammaturgia / Giorgio Gallione
arrangiamenti musicali / Paolo Silvestri
con Elio
Alberto Tafuri / pianoforte
Martino Malacrida / batteria
Pietro Martinelli / basso e contrabbasso
Sophia Tomelleri / sassofono
Giulio Tullio / trombone
una coproduzione / Agidi e International Music and Arts
Un omaggio a Enzo Jannacci, il poetastro (come amava definirsi), il cantautore più eccentrico nella storia della canzone italiana scomparso nel 2013. A Elio, sul palco con cinque musicisti, il compito di accompagnare lo scoppiettante confronto tra due saltimbanchi della musica alle prese con un repertorio umano e musicale sconfinato e irripetibile, arricchito da scritti e pensieri di compagni di strada, reali o ideali, di “schizzo” Jannacci. Da Beppe Viola a Cesare Zavattini, da Franco Loi a Michele Serra, da Umberto Eco a Fo fino a Gadda.
13 novembre 2022/ h. 21.00
“KOBANE CALLING ON STAGE”
TRATTO DALL’OPERA OMONIMA DI ZEROCALCARE
adattamento e regia / Nicola Zavagli
con Massimiliano Aceti, Fabio Cavalieri, Marco Fanizzi, Michele Lisi, Carlotta Mangione, Alessandro Marmorini, Cristina Poccardi, Marcello Sbigoli, Pavel Zelinskij
e con Andrea Falli, Martina Gnesini, Gabriele Tiglio, Matilde Zavagli
musiche originali Mirko Fabbreschi
video design Cosimo Lorenzo Pancini
maschere Laura Bartelloni
assistente alla regia Cristina Mugnaini
luci Giovanni Monzitta
fonica Alice Mollica
costumi Cristian Garbo
Graphic Novel Theater è un progetto Lucca Crea
produzione / Fondazione Teatro di Napoli - Teatro Bellini, Lucca Comics, Teatri d'imbarco
in collaborazione con / Bao Publishing
Kobane Calling è un fumetto dell’autore italiano Zerocalcare: un reportage in forma grafica del viaggio che lo ha portato al confine tra la Turchia e la Siria a pochi chilometri dalla città assediata di Kobanê, tra i difensori curdi del Rojava, opposti alle forze dello Stato Islamico. Un atto di solidarietà verso chi ogni giorno in Siria mette a rischio la propria vita, nato nell’ambito di Lucca Comics&Games su impulso del regista e drammaturgo Nicola Zavagli, che da anni persegue con l’attrice Beatrice Visibelli e la compagnia Teatri d’Imbarco un teatro popolare d’arte civile. Dopo aver venduto cento ventimila copie in Italia ed essere stato tradotto in francese, inglese, spagnolo, tedesco, portoghese e norvegese, Kobane Calling è diventato un atipico documentario teatrale. Uno spettacolo che non spettacolarizza la guerra, ma la racconta grazie a una originalissima commistione di linguaggi. È un vero e proprio atto d’amore del teatro nei confronti del mondo poetico e comicissimo dell’autore, non è solo la trasposizione di una graphic novel, ma un’opera inedita che, partendo dalle pagine del fumetto, le trasforma sul palcoscenico in un autentico cortocircuito di emozioni, perché racconta con spietata leggerezza la verità brutale di un conflitto troppo spesso dimenticato. Un lavoro che si mantiene pericolosamente in bilico tra cronaca del nostro tempo e l’immaginario fumettistico.
29 novembre 2022/ h. 21.00
“QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO”
UNO SPETTACOLO DI ALESSANDRO GASSMANN
di Dale Wasserman
dall'omonimo romanzo di Ken Kesey
traduzione Giovanni Lombardo Radice
adattamento Maurizio de Giovanni
con Daniele Russo, Viviana Lombardo, Mauro Marino, Giacomo Rosselli, Emanuele Maria Basso, Alfredo Angelici, Daniele Marino, Gilberto Gliozzi, Gaia Benassi, Sergio Del Prete, Antimo Casertano
regia Alessandro Gassmann
scene Gianluca Amodio
costumi Chiara Aversano
disegno luci Marco Palmieri
musiche originali Pivio & Aldo De Scalzi
videografie Marco Schiavoni
produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo
Qualcuno volò sul nido del cuculo è il romanzo che Ken Kesey pubblicò nel 1962 dopo aver lavorato come volontario in un ospedale psichiatrico californiano. Narra, attraverso gli occhi di Randle McMurphy, uno sfacciato delinquente che si finge matto per sfuggire alla galera, la vita dei pazienti di un manicomio statunitense e il trattamento coercitivo che viene loro riservato. Nel 1971 Dale Wasserman ne realizzò, per Broadway, un adattamento scenico, che costituì la base della sceneggiatura dell'omonimo film di Miloš Forman, interpretato da Jack Nicholson e entrato di diritto nella storia del cinema. Oggi, la drammaturgia di Wasserman torna in scena, rielaborata dallo scrittore Maurizio de Giovanni, che, senza tradirne la forza e la sostanza visionaria, l'avvicina a noi, cronologicamente e geograficamente. Randle McMurphy diventa Dario Danise e la sua storia e quella dei suoi compagni si trasferiscono nel 1982, nell'Ospedale psichiatrico di Aversa. Alessandro Gassmann, dirigendo un cast eccezionale, da vita ad un allestimento personalissimo, elegante, contemporaneo, il cui risultato è uno spettacolo appassionato, commovente e divertente, imperdibile, per la sua estetica dirompente e per la sua forte carica emotiva e sociale.
3 dicembre 2022 / h. 21.00
“CASO, MAI”
L’IMPREVEDIBILE VIRTÙ DELLA DIGNITÀ
di Simone Guarany
con Simone Guarany, Marco Giustini, Licia Amendola, Maria Sessa, Giorgio Gobbi, Chiara Becchimanzi, Giulia Bornacin
regia Licia Amendola & Simone Guarany
aiuto regia Giulia Bornacin
scenografia e fotografia Fabrizio Piergiovanni
costumi G.D.F. Studio
produzione Calabria Movie
musiche originali Giacomo Vezzani
Massimiliano e Flaminia vivono insieme. Lui è un artista, lavora a casa, per vivere disegna. È una persona estremamente semplice, un buontempone davvero innamorato della sua fidanzata. Lei lavora come organizzatrice di eventi per una grossa società. È una donna estremamente fragile, calcolatrice, intelligente e profonda, anche se spesso per lei la forma assume più importanza della sostanza. Ogni giorno Flaminia torna a casa dal lavoro e sa che probabilmente si lamenterà del suo fidanzato un po’ disordinato. A volte discutono e a volte finiscono per guardarsi un film, tutto sommato sono felici e hanno tutta la vita davanti. Non lontano, nella stessa città, vivono Giuseppe e Paola. Giuseppe ha perso i genitori quando aveva 20 anni e non ha mai guarito la sua rabbia in merito. È uno sportivo, lavora in palestra. Da un anno e mezzo vive con Paola: dopo anni passati a fare bagordi ha finalmente trovato la persona giusta ma l’essere preso da sé stesso lo porta spesso a non essere troppo corretto con lei. Paola è una persona estremamente semplice, quasi superficiale, ma profondamente buona e vera, incapace di fare del male. Nonostante le sue fragilità e insicurezze, lei ama incredibilmente Giuseppe e per lui farebbe qualsiasi cosa con devozione. Come ogni coppia, discutono e vivono piccoli litigi sempre però superati dal profondo legame che, nonostante tutto, c’è tra loro. Un giorno, Giuseppe e Massimiliano hanno un malore e scoprono di essere affetti da SLA. Le vite di queste quattro persone cambiano drasticamente, passando dal dover scegliere dove andare in vacanza, al dover scegliere se e come vivere il resto della propria vita. Le due giovani coppie affronteranno un percorso difficile, profondo, tra paure, domande e nuove consapevolezze: una tra tutte, che il caso non esiste, mai. Tutti, nessuno escluso, ne uscirà trasformato.
10 dicembre 2022 / h. 21.00
“LA BOHÈME”
REGIA GIANCARLO NICOLETTI
di Giacomo Puccini
con Silvia Susan Rosato Franchini, Dolores Carlucci, Alessandro Fiocchetti, Daniele Falconi, Giorgia Costantino, Anna Maria Borrelli, Vladimir Jindra, Jorge Arbaza Sutter, Ivan Caminiti, Vittorio Ferlan Dellorco, Matteo Nardinocchi
al pianoforte Umberto Cipolla
scene Alessandro Chiti
costumi Vincenzo Napolitano
disegno luci Daniele Manenti
aiuto regia Giuditta Vasile
organizzazione Laura Cuomo, Cinzia Storari
ufficio stampa Rocchina Ceglia
una co-produzione Altra Scena & I Due della Città del Sole
direzione musicale Amelia Felle
regia Giancarlo Nicoletti
Il capolavoro pucciniano messo in scena come fosse una lettura contemporanea di un testo classico del repertorio di prosa: un pianoforte, otto artisti (cantanti e musicisti) di eccezionale valore e una messinscena dal respiro moderno, cinematografico, diretto e avvincente, fuori dagli stilemi dell’opera tradizionale, ma pienamente agganciata alla drammaturgia musicale pucciniana, senza tagli e senza compromessi sulla partitura originale. Per dimostrare che l’opera è un linguaggio straordinario e universale, capace – come i classici – di mutare forma e sostanza, senza tradire la sua essenza più intima; per recuperare il pubblico giovane a questa forma d’arte e ricordarci che anche l’opera lirica può essere attuale e contemporanea, pur nel grande rispetto dello spartito e del dettato musicale. Un’operazione innovativa pensata per i teatri di prosa e che si presta, per la sua grande quota di coraggio e ambizione, a divenire un piccolo caso nazionale e a ripensare l’equazione per la quale l’opera lirica sia esclusivo appannaggio degli enti lirici e che sia impossibile pensarla in maniera nuova, contemporanea e innovativa, senza tradirne l’essenza e con profondo rispetto della tradizione.
11 gennaio 2023 / h. 21.00
“UNA RELAZIONE PER UN’ACCADEMIA”
CON TOMMASO RAGNO
di Franz Kafka
produzione Infinito Teatro
in collaborazione con Argot Produzioni
Si chiama Pietro il Rosso la scimmia a cui Franz Kafka dà voce nel 1917 con un racconto breve pubblicato su una rivista. Pietro viene catturato mentre è con il suo branco, lo feriscono due pallottole, una in modo non grave al volto, ma che gli darà il soprannome di “il rosso”, l’altra all’anca, che lo rende zoppo. Dopo la prigionia, in una cassa mentre raggiunge l’Europa su una nave, Pietro capisce: può imitare molto bene gli uomini, può in questo modo garantirsi la libertà, o meglio, una forma di libertà, che lo porterà nei teatri ad esibirsi. Dopo quasi cinque anni, gli antropologi che lo invitano all’accademia per ascoltare la sua storia, trovano davanti a loro una scimmia-uomo calma, riflessiva, ironica, che racconta il suo percorso con una vena di malinconia, rabbia ed accusa che percorre tutto il racconto. Tommaso Ragno interpreterà il testo di Franz Kafka, accompagnando il pubblico in un viaggio singolare.
28 gennaio 2023 / h. 21.00
“CRISTO DI PERIFERIA”
CON FRANCESCO MONTANARI
scritto e diretto da Davide Sacco
scene Luigi Sacco
luci Andrea Pistoia
organizzazione / Ilaria Ceci e Luigi Cosimelli
Cosa succederebbe se un nuovo Cristo nascesse oggi, in una qualsiasi periferia del mondo? Un giornalista “di un giornale che non esce in edicola” viene inviato dal suo direttore in un circo di periferia per scrivere un articolo su un “povero Cristo” che, nella sua roulotte, trasforma l’acqua in vino e moltiplica i pani e i pesci.
Scettico, il giornalista arriva in questo circo bastardo, dove incontra personaggi fragili e surreali: Maddalè, che camminava sul filo prima di rimanere zoppa, e che adesso legge le carte e “colleziona sogni claudicanti”, il nano Giuda, che ha un tatuaggio per ogni dolore che la vita gli ha causato, il direttore, crudele e spietato, fino a conoscere quest’uomo dei miracoli, il “povero Cristo”.
Da quel momento in poi la storia scorrerà incessante e inesorabile, come una storia vera, di quelle che ognuno vorrebbe aver vissuto, come i numeri del circo, che nascondono le paure e le sofferenze dietro alle luci e alle risate.
Francesco Montanari narra con delicatezza e suggestione questa fiaba contemporanea, un racconto di umanità e debolezza, che si interroga sul valore dei miracoli oggi, sulla bellezza del mondo a volte così difficile da intuire, e sull’importanza dei sogni.
Un racconto di fede, quella stessa fede che spinge il funambolo a continuare a camminare sulla corda, sospeso nel vuoto: la fede che supera la paura.
8 febbraio 2023 / h. 21.00
“ASPETTANDO GODOT”
UNO SPETTACOLO DI THEODOROS TERZOPOULOS
di Samuel Beckett
con Paolo Musio, Stefano Randisi, Enzo Vetrano
regia, scene e costumi Theodoros Terzopoulos
musiche Panayiotis Velianitis
coproduzione ERT – Teatro Nazionale, Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini
Quali sono le condizioni minime perché una vita valga la pena di essere vissuta?
Aspettando Godot è ambientato sulle rovine del mondo, in un futuro più o meno prossimo, in cui ogni ferita è acuita. È un viaggio verso il tentativo di coesistere con il prossimo e con l’altro che è in noi.
L’umanità può emanciparsi senza abbattere i muri tra dentro e fuori?
19 febbraio 2023/ h. 21.00
“DESTINAZIONE NON UMANA”
FORT APACHE CINEMA TEATRO
scritto e diretto da Valentina Esposito
con Fabio Albanese, Alessandro Bernardini, Matteo Cateni, Chiara Cavalieri, Christian Cavorso, Viola Centi, Massimiliano De Rossi, Massimo Di Stefano, Emma Grossi, Gabriella Indolfi, Michele Fantilli, Giulio Maroncelli, Piero Piccinin, Giancarlo Porcacchia, Fabio Rizzuto, Edoardo Timmi
costumi e trucco Mari Caselli
ideazione scenografica Valentina Esposito
scenografia Edoardo Timmi
musiche Luca Novelli
luci Alessio Pascale
assistente costumista Costanza Solaro Del Borgo, Annalaura Belli
assistente al trucco Simona Prundeanu
fonico Luigi Di Martino
organizzazione Ilaria Marconi, Giorgia Pellegrini, Martina Storani, Sofia Tremontini
una produzione Fort Apache Cinema Teatro
Sette cavalli da corsa geneticamente difettosi condividono forzatamente la vecchiaia in attesa della macellazione. Nel gioco scenico e drammaturgico, l’immaginifica vicenda di bestie umane diventa pretesto per una riflessione profonda sul tema tragico della predestinazione, della malattia, della morte, della precarietà e brevità dell’esistenza, della responsabilità individuale rispetto alle scelte maturate nel corso della vita. Destinazione non umana è una favola senza morale, amara e disumana quanto può esserlo una fiaba, costruita sulle solitudini alle quali ci costringe il tempo che viviamo e sul pensiero della morte, sul vuoto lasciato da chi se n’è andato, sul dolore, la rabbia, la paura. Sullo sforzo bestiale di vivere contro e nonostante la certezza della morte.
9 marzo 2023 / h. 21.00
“RUMORE DI FONDO”
UNO SPETTACOLO DI NADIA BALDI
con Gea Martire e Antonella Ippolito
di Benedetta Palmieri
con la straordinaria partecipazione di Carmine Ammirati
musiche composte ed eseguite dal vivo da Ivo Parlati
regia Nadia Baldi
produzione Teatro Segreto
Rumore di Fondo nasce dall’incontro artistico tra le visioni musicali di Ivo Parlati e il mondo creativo di Nadia Baldi. Un concerto elogio alla speranza, un racconto di orfani speciali, bambini deprivati dell’amore primordiale. La musica è pensata come un racconto evocativo di risonanze emotive che attraversano il “non-me”, una realtà non reale che cammina verso quel flebile confine chiamato speranza. La speranza, quella spinta vitale tipica dei bambini che, scacciando quel drammatico “rumore di fondo”, sfocia in un antidoto vivace di dolce rinascita.
23 marzo 2023/ h. 21.00
“CANOVA SVELATO”
GLI ILLUSIONISTI DELLA DANZA
regia Cristiano Fagioli
coreografie Cristina Ledri e Cristiano Fagioli
creazione per sette danzatori
musiche originali Diego Todesco
direttore creativo Gianluca Magnoni
costumi Raffaele Diligente per Diverso
comunicazione e media marketing Sonia Mingo
management Vittorio Stasi
produzione RBR Dance Company
con il sostegno di Ministero della Cultura
La Compagnia RBR Illusionisti della Danza, da anni impegnata in progetti artistici volti alla sensibilizzazione per il rispetto dell'ambiente, con questa nuova creazione ispirata al Canova, porterà in scena un'originale interpretazione delle opere del massimo esponente del Neoclassicismo in scultura. Lo spettatore potrà assistere ad una vera e propria traslazione: le opere d'arte del Maestro di Possagno prenderanno forma nel mondo contemporaneo. Canova sarà la "guida" di questo viaggio scenico, sarà il lume che indicherà il passaggio, sarà la voce di profezie in un' esperienza danzante visionaria. Il muro della convenzione deve essere abbattuto, è necessario saper guardare oltre: anche le sculture, i maestri del passato, l'Arte stessa possono insegnare a prendersi cura del nostro Mondo e solo un teatro intriso di evocative illusioni può essere il luogo di partenza per questa "canoviana" esperienza.
31 marzo/1-2 aprile / h. 21.00
“AMARE CANNIBALE”
MAGMA06
un progetto teatrale sul viaggio nel corpo di una donna “mostruosamente” incinta
testo e regia Mariagrazia Pompei
con Valentina Favella, Francesca Diprima e Riccardo Pieretti
produzione Magma06
Il testo “Amare Cannibale” nasce dall’esigenza di raccontare il viaggio, lungo nove mesi che una donna affronta prima del parto, concentrando la prima riflessione su un assunto tanto semplice quanto dimenticato: prima di un figlio nasce una madre. È un processo lungo e non sempre privo di conflitti. Attraverso le interviste ho potuto indagare quanto questo viaggio sia traumatico, affascinante, sconvolgente e misterioso. L’innamoramento lento e pauroso che scaturisce da tale periodo della vita di alcune donne ha mosso in me il desiderio di sapere sempre di più cosa, come e con quali stati d’animo si affronta tutto questo, e quale tabù o stigma si celi dietro la parola mamma. La nostra società definisce il dovere materno stringendolo tra maglie di comportamenti troppo ovvi a cui le donne sono chiamate, se decidono di diventare madri; di conseguenza, contrariamente al modello sociale ideale, mettendo in discussione il dovere e l’istinto materni, l’effetto collaterale risulta essere una speciale solitudine. Una confessione ritenuta poco accettabile che si teme affidare persino al silenzio di una riflessione privata. Affrontare la metamorfosi di un corpo che si sdoppia, che si estende e dilata, e che infine è pronto ad affrontare la morte per poter dare alla vita, è una danza psicologica sul ciglio di un baratro. A questo si sommano tutte le varie forme più o mono sommerse di precarietà: economica, estetica, sociale. Tutte le donne intervistate hanno parlato di paura e responsabilità, ed è proprio la sensazione contraddittoria di smarrimento e meraviglia, rispetto ad una nuova vita che si fa largo nelle viscere della nostra esistenza, che ho voluto raccontare. Le domande poste sono state: “Ti sei pentita? Hai avuto paura? Hai paura? Ti sei sentita compresa? Ti sei sentita sostenuta? Hai paura di sbagliare? Sai cosa fare?”. Ogni donna intervistata, ogni amica mi ha confidato dubbi e confusioni diverse, ma tutte ugualmente denunciavano la perdita della libertà su più piani: sociale, emotivo, economico. Le risposte non le ho trovate ma ho lasciato aperte le domande da condividere prima con la compagnia e poi con il pubblico. Ironizzando sulla serietà dell’argomento mi sono fatta muovere dalla convinzione che solo una risposta poteva esserci che da sola può placare e condurre l’istinto, magari non per sempre, magari in maniera conflittuale, di madri, padri e figli: l’amore.
Informazioni e campagna abbonamenti
c/o la Casa dello Spettatore, via Garibaldi 25 – Narni,
aperta dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18
334.9400796 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
teatromanini.com
Prezzi spettacoli da €12 a €22
Abbonamento 7 spettacoli a scelta
€90 platea
€250 palco-casa (2/3 persone)
Abbonamento su reddito Isee per gli under 35 a partire da €35