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Tre diversi piani narrativi, i musicisti in alto, in basso il protagonista, Eddy, che racconta le sue vicende come in una stand-up comedy, microfono in mano e parole in libertà, al centro, il teatro, quasi soffocato dai due piani narrativi che lo schiacciano e lo contengono in una morsa, simbolo di una difficoltà espressiva tutta contemporanea. I personaggi nel piano centrale, recitano appoggiandosi ad una barra orizzontale, come marionette, la decadenza del mondo teatrale occidentale rappresentata da Berkoff è tutta qua. Ognuno recita quello che il destino ha deciso per lui, si muore “alla greca” come negli antichi miti, si vive sognando un futuro migliore. Eddy è un giovane proletario come Edipo, lascia i genitori per sfuggire al suo destino. In una Londra degli anni Ottanta, tra invasioni di topi, lotte sociali e scontri di hooligans, Eddy si imbatte inconsapevole nel suo vero padre e lo uccide in un duello a raffiche di insulti, sposandone la moglie, la sua vera madre. Marco Bonadei interpreta con buona

energia Eddy, sfida Laio di De Capitani, la Sfinge di Cristina Crippa e seduce la Giocasta di Sara Borsarelli. Tutti gli interpreti all’altezza del difficile testo in versi di Berkoff. La musica dal vivo di Mario Arcari e della sua band, li incalza, trascinandoli verso un finale a sorpresa. La regia di Elio De Capitani gioca su diversi piani narrativi e simbolici, in un eccesso di simboli espressivi che in parte appesantiscono lo spettacolo, mondo clown e mondo punk si guardano da lontano senza mai toccarsi, chi si salverà? Nessuno dei due, forse solo la musica. Alla Greca è manifesto satirico-politico di Berkoff (1937), attore, regista e drammaturgo inglese, noto al grande pubblico per le partecipazioni cinematografiche (Octopussy della serie di James Bond, Rambo secondo capitolo o Beverly Hills Cop - Un piedipiatti a Beverly Hills). La sua presenza sulle scene teatrali non è meno importante di quella sugli schermi. I suoi testi, scritti a partire dagli anni Settanta, raccontano una realtà contemporanea denunciando le convenzioni sociali, le ipocrisie gli sfruttamenti. Nel 1980 Berkoff ha scritto e diretto “Greek”, reinventando il mito di Edipo, una parodia che alterna blank verse, squarci lirici e turpiloquio rabelesiano.  Le scene Thalia Istikopoulou e le luci Nando Frigerio arricchiscono lo sguardo frenetico e surreale di Elio De Capitani, che lo aveva portato in scena con successo nel 1993. Perché ha scelto di tornare a rappresentare questo testo? Perché c’è ancora molto da dire: “La piaga, figlio mio, fiorisce ancora…” Lo spettacolo va in scena fino al 13 novembre. Produzione Teatro dell’Elfo. Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival. Da vedere per tornare a leggere e rileggere i classici che non tramontano mai.

ALLA GRECA
di Steven Berkoff, traduzione Carlotta Clerici e Giuseppe Manfridi
Milano, Teatro Elfo Puccini 21 ottobre 2022

Foto Laila Pozzo