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Un nuovo racconto di Marco Buscarino sulla nascita del capolavoro di G.B. Show. È disponibile in libreria l’ultimo racconto di Marco Buscarino dal titolo “Wirpole Strett” nell’edizione antologica

“Racconti d’Inverno” a cura dell’editore Rudis di Roma. Il racconto si svolge nell’appartamento al civico 27 dell’omonima via di Londra in cui George Bernard Show ambientò la sua commedia “Pigmalione”. Marco Buscarino immagina di vedere lo scrittore irlandese seduto alla scrivania del salotto di quell’abitazione nell’intento di dare corpo al suo capolavoro teatrale durante una forte nevicata. Il racconto di per sé fantasioso, descrive con un misto di stili, che dal narrativo portano a quello giornalistico e, in una sorta di monologo interiore confluiscono in quello tipico teatrale, la dinamica creativa che avrebbe potuto portare G.B. Show alla creazione della sua notissima commedia. La cosa interessante è che l’autore del racconto non si limita a descrivere unicamente la genesi dell’idea del testo, ma introduce nella sua narrazione, una dopo l’altra, le varie fasi della nascita della tematica, della trama e dell’organizzazione stilistica con cui G.B. Show presenta i contenuti del suo testo. Vi è inoltre il punto di vista dell’autore del racconto che è anche quello di un autore teatrale, nei confronti di un’opera di un grande personaggio del teatro moderno. Un breve e denso racconto, non privo di una certa unicità, che svela gradualmente le dinamiche creative già evidenziate, unitamente alla storia in cui appaiono i principali protagonisti: la giovane fioraia Eliza, il quarantenne e geniale professor Higgins e il suo aiutante, il colonnello e gentiluomo Pickering. All’ambientazione tutta londinese è dovuta la suggestione del racconto che, sia pur caratterizzandosi in “un’atemporalità” quasi totale e consapevolmente ricercata dall’autore, evidenzia gli aspetti moderni di un testo teatrale che venne rappresentato con grande successo in teatro nel 1913 e successivamente al cinema. La versione cinematografica del 1938 ricevette un Oscar per la miglior sceneggiatura realizzata dallo stesso Shaw, sia pur esso non approvasse il finale voluto dalla produzione. Quest’ ultima opera verrà definita da Woody Allen “la miglior commedia di tutti i tempi”. Passano diversi anni e “Pigmalione” continua il suo effetto ammaliatore sulle platee internazionali e nel 1956 il film diventa un musical di Broadway con il titolo di “My Fair Lady” che batte tutti i record del botteghino. Ad interpretare la parte di Eliza, vi era Julie Andrews con Rex Harrison nella parte del professor Higgins. Quest’ultimo lo ritroveremo anche nella trasposizione cinematografica dello stesso musical del 1964 accanto a Audrey Hepburn. Una storia in grado di suscitare interesse soprattutto nella versione del testo redatta per il teatro da Shaw divenuta ormai uno dei classici del Novecento. Ed è proprio questa edizione che Buscarino, come già specificato, prende in considerazione per evidenziarne l’unicità in una sorta di analisi-omaggio della sua attuale modernità. Il volume antologico “Racconti d’inverno” che contiene il racconto sarà in vendita nelle librerie italiane e nei principali store online. In aggiunta all’edizione cartacea l’antologia avrà anche un’edizione digitale in e-book.