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Un calendario ricco, la nuova edizione de La Milanesiana. I Milanesi possono seguire molti eventi gratuiti, prenotandosi per tempo e godere di buona musica, belle letture performance teatrali. Fin dalla sua prima edizione, questo festival itinerante si propone come laboratorio di letteratura, cinema, musica, arte, scienza, filosofia. Il progetto ha l’obiettivo di incrociare saperi e arti diverse, portando a Milano le eccellenze internazionali del mondo culturale e scientifico. Anche quest’anno La Milanesiana dedica spazio al teatro. I primi due appuntamenti si sono svolti il 30 e 31 maggio presso l’Almo Collegio Borromeo di Pavia. Il 30 maggio è andato in scena “Una relazione per un’accademia”, tratto dall’omonimo racconto di Franz Kafka, in occasione dei 140 anni dalla sua nascita, con protagonista Tommaso Ragno. Il 31 maggio, l’instancabile, Moni Ovadia, torna in scena con lo spettacolo “Cabaret Yiddish”, accompagnato da Maurizio Dehò (violino), Paolo Rocca (clarinetto), Albert Florian Mihai (fisarmonica), Luca Garlaschelli (contrabbasso) e Mauro Pagiaro (suono). Il 12 giugno a Milano è possibile assistere allo spettacolo “Hybris” di Antonio Rezza e Flavia Mastrella (Leoni d’oro Biennale Venezia) con la

partecipazione straordinaria di Maria Grazia Sughi. Al teatro Franco Parenti, il 16 giugno, si potrà assistere al prologo letterario di Mauro Covacich, tratto dal suo romanzo “L’avventura terrestre” (La nave di Teseo). Il primo luglio la coppia Rezza e Mastrella è protagonista ai Giardini della Rocca di Bertinoro con lo spettacolo “Pitecus”. Il 14 giugno al Volvo Studio di Milano Andrea Pennacchi propone un prologo teatrale in anteprima sul tema delle “Connessioni perdute”, il 18 giugno allo Spazio Teatro Noh’ma andrà in scena il “Discorso delle Dorotke”, reading per due sorelle, con Aura Ghezzi e Tolja Djokovic. Il 10 luglio al Teatro Grassi di Milano c’è Alessandro Bergonzoni con “Terra: terrà? (Lettura dell’acqua, della luce, del gas, del fuoco, dei venti, e anche di più)”.
Sempre nel mese di giugno altre quattro importanti serate nelle altre città del festival: il 21 giugno a Seregno una lettura dell’attore romano Stefano Fresi, il 25 giugno ad Alessandria va in scena Gene Gnocchi con il suo spettacolo “Il movimento del nulla”, il 27 giugno al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, sul palco Massimo Lopez e Tullio Solenghi e il giorno seguente Elio con “Ci vuole orecchio. Elio canta e recita Enzo Jannacci”; il 30 giugno sempre a Ascoli Piceno, a 20 anni dalla pubblicazione di “La misteriosa fiamma della regina Loana” di Umberto Eco, va in scena lo spettacolo omonimo con Ninni Bruschetta e Viola Graziosi, regia di Giuseppe Dipasquale, anticipato dal prologo dedicato a Eco di Pietrangelo Buttafuoco e Mario Andreose. Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano poi in scena con il loro spettacolo il 19 luglio al Kurhaus & Teatro Civico Puccini di Merano. Il 26 luglio Tullio Solenghi & Nidi Ensemble arrivano al Cinema Cinelux di Livigno con lo spettacolo “Dio è morto e neanche io mi sento tanto bene” dedicato a Woody Allen. C’è l’imbarazzo della scelta. Gli appuntamenti saranno visibili anche in streaming su www.corriere.it e sul canale La Milanesiana Il tema di questo ventiquattresima formula è: Ritorni. Tema caro al grande scrittore nigeriano, Ben Okri, poeta, romanziere, pittore, drammaturgo.  “È un tema-mondo, sottolinea la direttrice artistica del festival Elisabetta Sgarbi, come spesso accade alla Milanesiana in questo modo si moltiplicano le suggestioni. “Ritorni” appartiene anche a ognuno di noi: è memoria e nostalgia, è quel pensiero che ci riporta alle nostre radici.” Nell’ambito del festival si ricorderanno anniversari significativi per la nostra cultura: i 210 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi, i 60 anni dalla pubblicazione della prima opera di Claudio Magris, “Il mito absburgico”, i 150 anni dalla morte di Alessandro Manzoni, i 100 anni dalla nascita di un grande poeta di Longiano, Tito Balestra, e dalla nascita di Giovanni Testori. La Rosa dipinta da Franco Battiato, che fin dalla prima edizione è il simbolo de La Milanesiana, è stata rielaborata anche quest’anno da Franco Achilli che in onore del nuovo tema l’ha raffigurata avvolta in un Uroboro verde, un serpente che si morde la coda, simbolo dell’eterno ritorno, un nuovo inizio che avviene tempestivamente dopo ogni fine. Buon ritorno a tutti noi e soprattutto buona partenza perché non c’è ritorno senza partenza. Ultima osservazione, oggi è la giornata internazionale dell’ambiente. Quale migliore modo per festeggiarla? Andare ad uno degli eventi fissati in calendario perché un mondo di uomini e donne più sensibili nei confronti della bellezza e dell’arte, aiuta ad avere uno sguardo più attento a ciò che ci circonda e alla nostra casa comune: la Terra.

Milano, 5 giugno 2023