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Come esposto nella esauriente introduzione di Marco De Marinis, gli anni 80 furono, o almeno così furono considerati da chi aveva sperato in un rinnovamento del teatro, un periodo di riflusso e restaurazione dell'ordine tradizionale, dopo la stagione delle neo avanguardie, o meglio, del nuovo teatro, e poi dal cosiddetto terzo teatro alla fine degli anni settanta. Questo volume racconta l'inattesa e imprevedibile esperienza di una piccola compagnia di San Benedetto del Tronto, graziosa località balneare delle Marche, ma lontana da quelli che potrebbero essere considerati i centri teatrali più in vista, che a partire dalla metà di quegli anni 80, accanto alla propria tenace lotta locale per conquistarsi un'identità ed un proprio spazio artistico, incrociò la propria strada con altri gruppi "invisibili" nazionali riuscendo ad organizzare quella che fu un'esperienza più unica che rara, soprattutto per le modalità con cui fu organizzata, oltre che per le caratteristiche dei suoi protagonisti. A partire dal 1995 infatti "Re nudo" organizzò l'appuntamento annuale dei Teatri invisibili, di tutte quelle realtà piccole, non finanziate o appena abbozzate, che desideravano fare teatro. L'esperienza si caratterizzò dal non avere alcuna direzione artistica e dunque nessuna selezione dei gruppi partecipanti, che potevano presentare i loro lavori solo se effettuavano la richiesta d'iscrizione in tempo per rientare nel numero massimo di gruppi ospitabili. Il risultato fu naturalmente quello di accostare lavori eterogenei sia dal punto di vista delle cifre stilistiche che da quella della qualità. Ma, citando un passo del libro, non è certo che questa eterogeneità sia stata molto diversa da quella che si vede spesso in festival dotati di una direzione artistica. E poi l'esperienza fu esaltante per chi vi partecipò perchè del tutto innovativa e rivoluzionaria. Un'officina d'idee in cui gli incontri tra artisti e quelli organizzati per i dibattiti tra artisti e critici, riuscirono a creare un humus impotante per far crescere realtà promettenti, creare legami e confronti, e forse anche disilludere realtà inconsistenti. Il volume racconta nella prima parte, dividendola in atti come fosse una drammaturgia, la storia di Re nudo, dei suoi spettacoli, delle sue iniziative territoriali e naturalmente di quelle legate al gruppo dei Teatri invisibili. Nella seconda parte vengono ospitati i ricordi, col senno di poi, dei critici che furono osservatori agli "Incontri". Nella terza parte diversi artisti ricordano la loro partecipazione agli appuntamenti annuali, anche se alcuni di essi preferiscono parlare più di se' stessi che dell'esperienza di quegli anni. La pubblicazione è corredata da una ricca galleria d'immagini e dai documenti ufficiali, atto costitutivo compreso, dell'Associazione Teatri invisibili.

Invisibili realtà
memorie di Re nudo e incontri per un nuovo teatro (1987-2009)
di Pierfrancesco Giannangeli
Titivillus 2010
pagg 222 € 16,00
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