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Settantamila. E’ questo il numero che racconta nel migliore dei modi la stagione 2010/2011 del Teatro della Tosse. 70.000 infatti sono le presenze registrate nel corso dell’anno: persone che hanno visto gli spettacoli in cartellone, partecipato ai Festival in programma, assistito a un concerto  visitato  una mostra o preso parte ai laboratori della falegnameria e ai molti incontri organizzati nel corso della stagione.

E’ un risultato fortemente positivo, che ci rende orgogliosi del lavoro fatto durante questi mesi. Un dato sorprendente, per certi versi, in un contesto drammatico come quello che la cultura si sta trovando a vivere in questo periodo.

Un bilancio che  rafforza la tesi già espressa alcuni mesi fa dal nostro teatro: la richiesta di  cultura da parte della gente aumenta.

Siamo tuttavia  ancora in una fase di grande incertezza,  per quanto riguarda ad esempio la prossima stagione estiva, ormai alle porte. Lo spettacolo estivo della Tosse, da sempre una delle cifre distintive del nostro lavoro, è un appuntamento che in due decenni ha coinvolto circa mezzo milione di persone.

Negli ultimi anni abbiamo  trovato casa nei Parchi di Nervi e vorremmo continuare a farlo, spinti anche dai numeri positivi delle ultime edizioni.

L’incertezza si estende anche alla prossima stagione, i risultati confortanti non possono bastare da soli, ma ci convincono della bontà della strada intrapresa dalla nuova direzione artistica di Emanuele Conte con la collaborazione di Fabrizio Arcuri e del progetto triennale partito nel 2010.

Per continuare a mantenere alto il livello di offerta culturale abbiamo bisogno di certezze che ci consentano di progettare con serenità piani di lungo respiro.

E’ sempre più  vitale che le aziende private, e non solo le Istituzioni,  riprendano  a pensare alla cultura come risorsa e programmino azioni di sostegno verso quelle attività culturali che rappresentano  veri  punti di forza del territorio.

È questo il punto fondamentale intorno a cui ruota il futuro prossimo del nostro teatro e in generale della cultura italiana. Da sempre sono state le istituzioni a  farsi carico della difesa del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Un caso unico nel panorama mondiale, dove le grandi imprese da sempre sostengono teatri, musei, eventi culturali e restauri.

In questi ultimi mesi anche in Italia si sta muovendo qualcosa. Il caso più evidente è il restauro del Colosseo finanziato dal Gruppo di Diego Della Valle, ma anche in altre regioni e città i privati si stanno mobilitando per salvare realtà e operatori del settore.

Tutelare le eccellenze culturali del territorio in cui si opera significa per un ‘azienda, soprattutto per quelle con fatturati importanti,  favorire la buona salute del proprio scenario d’azione, consolidare il legame con la società civile,  significa realizzare un importante risparmio fiscale,  significa anche una bella occasione di visibilità e un investimento sul futuro.

Negli ultimi tre anni il pubblico del Teatro della Tosse è salito del 30%, a scendere è invece l’età media degli spettatori. Da una sondaggio effettuato durante la stagione è risultato che il 70% dei nostri spettatori è under 40.

Nella città più anziana d’Europa è un indice che sfata una volta per tutte il luogo comune, che descrive il teatro come  un posto per anziani. Avere un pubblico giovane, che apprezza il nostro lavoro, evidenzia come sia possibile realizzare gli obiettivi che vengono inseguiti dalla istituzioni, ovvero realizzare qualcosa per le nuove generazioni.

Con questo incontro vogliamo sottolineare come il teatro non sia sempre e solo all’affannosa ricerca di aiuti e visibilità, ma sia anche capace di costruire e ottenere risultati con ricadute importanti, in termini economici sull’intero indotto cittadino.

Per la prossima stagione l’obiettivo è di continuare su questa direzione fatta anche di collaborazioni importanti come quelle con il Festival della Scienza, Università di Genova e Feltrinelli e anzi aggiungerne di nuove per creare nuove sinergie.

STAGIONE ADULTI

La stagione 2010/2011 è partita a ottobre e si è conclusa a maggio. Il dato che salta subito agli occhi è l’incremento degli abbonamenti del 32% rispetto alla stagione precedente.

Un attestato di stima da parte del nostro pubblico, che ci ha stimolato ad affrontare con ancora più determinazione questo periodo di crisi.

Quella appena conclusa è stata una stagione molto lunga con 19 titoli in cartellone, 2   Festival (Danza con me e Pre-visioni), 2   progetti speciali (Contest Antigone/Motus e Epica Artefatti/Ravenhill) per un totale di 43 spettacoli. In totale sono stati più di 200 giorni di spettacolo e sono state più di 100 persone, fra artisti e “dietro le quinte” coinvolte nella realizzazione della stagione.

Solo per la stagione adulti del cartellone invernale gli spettatori sono stati circa 20.000.

Difficile quantificare i partecipanti ai molti incontri con attori, registi e protagonisti del teatro nazionale che si sono succeduti nell’arco dell’intera stagione con cadenza quasi settimanale, tutti  a entrata libera.

STAGIONE RAGAZZI

La stagione ragazzi è partita a novembre 2010 per concludersi ad aprile 2011. In totale sono stati 12.200 gli spettatori dei 21 spettacoli domenicali dedicati alle famiglie e dei 17 titoli scelti per le Matinée. Le repliche totali sono state 53 (26 per la domenica e 27 per le mattine), per una media di 227 spettatori a replica.

A questi numeri vanno aggiunti i 26  Laboratori Domenicali gratuiti con il biglietto dello spettacolo e il progetto/Concorso: T Watt, il teatro rinnova l’energia, che ha coinvolto le scuole materne, elementari, medie e superiori della Regione Liguria.

Le scuole vincitrici del concorso sono ora impegnate nei laboratori/premio di Legambiente rivolti all’energie rinnovabili.

STAGIONE LA CLAQUE

La terza stagione de La Claque in Agorà è durata 7 mesi con almeno tre spettacoli a settimana per un totale di 64 serate.

Le presenze totali 2010/2011 sono quasi 9000 con un incremento del 43% rispetto alla stagione precedente e del 67% rispetto al primo anno.

La crescita continua e costante è un dato ovviamente positivo, che assume ancora maggiore importanza se si pensa che La Claque non riceve nessun tipo di aiuto pubblico. La Claque è completamente autofinanziata, e inoltre riesce ad aiutare altre iniziative del Teatro che altrimenti non potrebbero vedere la luce.

Nel corso di questo triennio la terza sala della Tosse è diventata punto di riferimento per la cultura giovanile ospitando musica e forme d’arte che faticavano a trovare spazi adeguati in città.

Grazie a La Claque Genova è riuscita ad entrare nei grandi circuiti musicali europei e internazionali, che fino a qualche tempo facevano tappa solo nelle grandi capitali.

LABORATORI

I laboratori della Falegnameria sono stati complessivamente 15. Ai tradizionali corsi di recitazione si sono affiancate novità dedicate al teatro canzone, ai bambini e alla terza età.

Complessivamente sono stati 181 i partecipanti, che hanno frequentato le lezioni tenute dai professionisti della Tosse.

Gli allievi dei laboratori Tosse sono stati protagonisti nel corso di questi mesi degli spettacoli La persecuzione e l’assassinio di Jean-Paul Marat, Salomè di Oscar Wilde,  E San Francesco inventò il presepe e Il giro delle sette chiese, oltre ad Alì Babà e i 40 ladroni realizzato dai bambini del corso di teatro.

Inoltre devono essere aggiunti i 105 allievi che hanno preso parte ai gruppi di lettura Feltrinelli, che esegue mensilmente letture nello spazio eventi della Feltrinelli libri e musica. Grazie a questi laboratori il pubblico entra in contatto con gli artisti, e scopre i segreti del palcoscenico diventandone protagonista.