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Davvero centrato il titolo di questa raccolta di quattro pezzi recentissimi di Angelo Longoni, drammaturgo, sceneggiatore e regista. Titolo centrato per almeno tre motivi: il primo è che Longoni ha molto a che fare col cinema e la televisione, oltre che con il teatro, e la presa diretta è una tecnica per rendere particolarmente viva l'azione filmata. Il secondo motivo riguarda le tematiche trattate in queste quattro drammaturgie, composte (e messe in scena) tra il 2008 e il 2010: "Col piede giusto" ritratto di un'Italia egoista, priva di senso civico e sociale, dove la priorità è la carriera, il successo ed il denaro, a scapito dell'onestà nel senso più ampio del termine; "Testimoni" flash sui retroscena poco noti di chi sceglie di dare il proprio contributo contro la delinquenza; "Vita" struggente e bellissimo ritratto di una coppia con una figlia in coma irreversibile da quindici anni; "Bravi ragazzi" spietato resoconto sulle anime vuote dei giovani che vivono nelle periferie delle grandi città. Tematiche attualissime, di chi osserva con occhi attenti e senza pregiudizi, quello che succede ai nostri giorni, a noi, qui ed ora. Il terzo motivo riguarda lo stile di Longoni: diretto, parlato, asciutto. I dialoghi sono realistici, i personaggi sembrano persone vere, sembriamo noi. Ciò che leggiamo, e vediamo, in questi quattro drammi è la realtà osservata ed ascoltata da dentro, come se un microfono fosse stato messo davanti a persone vere mentre stanno vivendo i drammi che leggiamo sui giornali, in presa diretta. Un teatro utile, necessario, interessante, che ci riguarda da vicino. Un teatro che è capace davvero di far venire la gente a teatro e coinvolgerla, emozionarla, divertirla e farla pensare. E scusate se lo confesso: un teatro come piace a me.

Teatro in presa diretta
di Angelo Longoni
Editoria & Spettacolo 2011
pagg 228 € 15,00
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