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Firma la regia di Cuore debole, tratto dall'omonimo racconto di Dostoevskij, Enoch Marrella che porta in scena uno spettacolo bellissimo frutto del lavoro della compagnia D.a.n.a.d di Roma, Diplomati Accademia Nazionale d'Arte Drammatica “Silvio D'Amico”. La pièce fa parte del cartellone teatrale Linee d'orizzonte, la rassegna estiva del Teatro Studio Uno di Roma (fino al 17 luglio). Cuore debole è la storia di due grandi amici e colleghi che vivono sotto lo stesso tetto, Vasja Sumkòv (alias Enoch Marrella) e Arkadi Ivanovic (interpretato da Edoardo Ripani). Quando Vasja annuncia all'amico che prenderà moglie, lo strano rapporto tra i due si aggroviglia in un turbinio di emozioni, allusioni e illusioni psicologiche, che portano entrambi i personaggi a calarsi in una situazione "infantile". Il matrimonio diventa così l'antagonista nel racconto e ciò scatena, dolorosamente, un'irragionevole quasi fastidiosa felicità che evidenzia gli aspetti più nascosti di due cuori deboli, quello di Vasja e del suo amico Arkadi. Il melodramma dispiega un'atmosfera sottile e melanconica, riflettendo pienamente il socialismo umanitario e utopistico che incarnano molti personaggi del grande scrittore russo. Il filo musicale si intreccia all'opera scenica e contribuisce con essa nel creare un contesto astratto e ideale. La scenografia è uno spazio chiuso, minimale e geometrico, accompagnata da forme semplici e lineari ispirate ai quadrati suprematisti di Malévitch. A ricordarcelo è proprio il quadrato nero (qui sospeso in alto in un angolo della scena, come fosse una finestra sul mondo) che per la prima volta l'artista espose alla galleria Nadiejda Dobychina a San Pietroburgo. L'unica strada da seguire (una via di salvezza dalla follia?), che in maniera quasi ossessiva i due personaggi percorrono, sembra essere una scala. Nessuno però sa dove porta.

Info e programma: http://www.lacattivastrada.com