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Un male incurabile ha sottratto al teatro catanese, italiano ed all’affetto dei suoi cari l’attrice catanese Mariella Lo Giudice,  primadonna di fama internazionale e colonna portante del teatro Stabile di Catania che l'ha vista nascere e crescere artisticamente. L’attrice si è spenta nella sua casa di Catania all’età di 58 anni, circondata dall’affetto del marito e dei tre figli. che l’hanno vista lottare con lucidità e coraggio contro la crudele malattia. Quella di Mariella Lo Giuidice è stata una carriera luminosa, che coincide con la cinquantenaria storia dell’ente teatrale catanese. Nel 1962, quando il Teatro non contava che appena 5 anni di vita, Mariella ne aveva appena 10 e fece il suo primo debutto. Seguirono le parti di attrice giovane e presto quelle di primattrice. Una primadonna versatile e indimenticabile. L’anno prossimo avrebbe festeggiato i quarant’anni di palcoscenico, sostenuti da un’inestinguibile “sacro fuoco”.  Era nata a Catania nel 1952. Nipote di artisti circensi, viene educata all’arte della danza, della musica e del canto sin da bambina. All’età di 10 anni, grazie all’amicizia della madre Carolina con Fioretta Mari, viene scritturata dal Teatro Stabile di Catania per “Mariana Pineda” di Garcia Lorca con la regia di Giuseppe Di Martino: nasce da allora in lei quella passione del teatro che continuerà a conservare pur frequentando spesso anche programmi televisivi, radiofonici e set cinematografici. Protagonista sui palcoscenici di tutta Italia e all’estero in I Vicerè (regia di Franco Enriquez), La scuola delle mogli (Turi Ferro), Medea (Maurizio Scaparro), L’uomo la bestia la virtù (Andrea Camilleri), Zaira (Giancarlo Sbragia), Il segno verde (Armando Pugliese), Il maestro e Marta (Walter Pagliaro), La lunga vita di Marianna Ucrìa (Lamberto Puggelli), Così è se vi pare (Guglielmo Ferro). Recentii le tournée con Tutto è bene quel che finisce bene (regia di Daniela Ardini) e Il birraio di Preston di Camilleri (regia di Giuseppe Dipasquale). Nel 2011 ha recitato un testo originale scritto da Nino Romeo con Graziana Maniscalco, La casa della nonna, poi in L’avventura di Ernesto al Teatro Stabile di Catania per la regia di Giovanni Anfuso e Il matrimonio per la regia di Nino Mangano. In ambito televisivo, tra le altre partecipazioni, ricordiamo quelle a Le stelle dell’Orsa Maggiore (regia di Anton Giulio Majano), La professione della signora Warren (Giorgio Albertazzi), Tre anni (Salvatore Nocita), La scalata (Vittorio Sindoni), L’avvocato delle donne (Andrea e Antonio Frazzi), infine La vita di Sophia Loren che uscirà nei prossimi mesi per la regia di Vittorio Sindoni.<BR>L’unica esperienza di doppiaggio è stata quella in cui ha dato la voce a Judy Dench in Diario di uno scandalo; unica rimane anche la partecipazione ad un video musicale, quello di Carmen Consoli, Non lontano da qui. Numerosi i premi e riconoscimenti, tra i quali, una “Venere d'argento”, un “Polifemo d'argento”, un “Premio Brancati”, una “Giara d'argento” e un “Premio Vittorini”. Avrebbe dovuto essere in scena il 3 agosto al Teatro Greco Romano di Catania, al fianco di Lindsay Kemp, con "Pathos. La tragedia delle Troiane",l o spettacolo di Micha van Hoecke. Reciterà, invece, in un luogo diverso ed avrà come compagni, come registi, tanti colleghi che l’hanno sempre apprezzata, per una rappresentazione davvero insuperabile. Ciao Mariella!.