Visite: 1398

La creazione del nulla. Una novella, una regia di teatro
di Sabina Villa
Edizioni O Barra O, pp 62, euro 5,20

L’autore:
Sabina Villa è attrice, regista e insegnante nell’ambito del teatro di sperimentazione e di innovazione.
Nel 2001 inizia la collaborazione con Paolo Ferrari e il Centro Studi Assenza di Milano. Dopo la regia de La creazione del nulla, è ora impegnata nel progetto Evoluzione! per il teatro in-Assenza.
Nel 2002/2003, Sabina Villa mette in scena la novella di Paolo Ferrari La creazione del nulla (una novella ateologica-ascientifica), e questo volume, La creazione del nulla. Una novella, una regia di teatro, edito da O Barra O, raccoglie in forma quasi diaristica i ricordi della regista legati al testo e ai suoi significati, dal primo approccio casuale nel dicembre 2002 alla prima lettura, avvincente e appassionata, della novella, ipertesto, «testo oltre se stesso»…«già teatro», fino alla performance realizzata.
La mente umana è il palcoscenico di questa particolare novella, che l’autrice riporta integralmente all’inizio del libro, e su di esso si intrecciano le relazioni tra il testo scritto (la novella ferrariana), la regista (la parola pensata, dunque mediatrice dell’evento) e l’azione (fisica e verbale) teatrale: «la sfida consisteva nel tradurre il gesto pensante in gesto teatrale pensato e pensante… pensare un Teatro in-Assenza».
Sabina Villa accetta la sfida e durante un corso per adulti di una scuola di recitazione milanese mette in scena il testo.
Il Centro Studi Assenza di Paolo Ferrari ha elaborato un complesso sistema ipotetico basato sul rapporto dell’attività in-Assenza e la realtà nota, un asistema che si fonda sul principio dell’evoluzione dell’Homo Sapiens in Homo Abstractus nuovo stadio dell’attività pensante capace di astrarre e simbolizzare la realtà.
Fornito di un breve glossario di termini prettamente teatrali che provengono da tale nuova concezione (gesto, azione, regia, messinscena, apersona, montaggio…) il lettore può addentrarsi nel labirinto filosofico della descrizione che la regista offre della costruzione dello spettacolo, da una rapida dimostrazione del proprio metodo di lavoro (conoscenza degli allievi ed esercizi suddivisi in due fasi), all’applicazione della teoria dell’Assenza e del nulla all’azione teatrale sviluppatasi negli anni, e qui descritta attraverso la cronaca degli incontri avvenuti tra lei e lo scrittore: «Il teatro di fatto è un sistema complesso… incline all’attività di simbolizzazione e di astrazione». L’incontro col Centro Studi in-Assenza, in definitiva, ha rappresentato per Sabina Villa l’inizio di una nuova riflessione sulla propria attività: uno spettacolo, concluderà (conclusione che rappresenta poi il principio della vera e propria messa in scena e della relazione che questo libro contiene), non è affatto un pensiero della regia sul testo, ma «un pensare della regia intorno a un testo, in relazione a tutti gli altri elementi in gioco».
Silvia Moretti