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Silenzio. On air. Comincia così l’avventura musico-teatrale in scena nel suggestivo ambiente  de Il Pozzo e il Pendolo di Napoli.  Nell’antico ventre storico della città partenopea, in un vecchio portone di Piazza S.Domenico Maggiore, una scala, un palazzo storico. Il Pozzo e il Pendolo non ha niente del tradizionale teatro. Appuntamento fisso per molti napoletani, gli spettacoli, le cene con delitto, gli eventi organizzati  in questo luogo hanno qualcosa di speciale, dall’accoglienza, agli arredi, ai personaggi. Ebbene sì, è davvero insolito essere accolti in un ambiente rischiarato dai chiaroscuri  di candele e candelabri, dove nulla ricorda il velluto rosso delle platee teatrali. Ampi finestroni dalle tende sgualcite ad arte, poltrone bianche e buffet di accoglienza, pinnacoli e stalattiti dipinti sui muri in trompe l’oeil, spiritelli e mostriciattoli di rimembranza cinematografica che affiorano sui tavoli o sulle credenze. In questa affascinante location va in scena ROCK NOIR, dall’ 8 al 18 dicembre, un testo di Andrea Pascale e Annamaria Russo, quest’ultima anche regista. Protagonista è il quartetto PAPANIMICO, 4 musicisti, al secolo PEPPE PAPA voce, ALBERTO FALCO chitarra e basso, RAFFAELE NATALE chitarra e basso, DARIO GUIDOBALDI batteria. Un piccolo palco che ricorda i locali dove si fa buona musica, dove persistono odori e sensazioni speciali, qualche tavolo con candele, le solite poltrone bianche. On air, dice l’insegna sul palco: i musicisti si preparano, siamo in onda. Un’immaginaria trasmissione radiofonica che ricorda le radio anni ’70 e ’80, in cui si racconta la storia delle leggende nere del rock e del blues, il tutto condito con musica dal vivo. Sapevate che esiste una leggenda metropolitana in cui la sigla “J27” rappresenta la morte?  Esiste una scia di morti inspiegabili, legate ovviamente alla musica rock e blues, che riguarda numerosi protagonisti i cui nomi iniziavano con la lettera “j”,  morti a soli 27 anni. Chi si occupa di musica o comunque è un appassionato del genere, qualcosa la sapeva già. Il quartetto Papanimico approfondisce il discorso. Si parte da Robert Johnson, l’inventore del blues ucciso barbaramente ad un incrocio. Si parla di diavolo, anime vendute, musica ultraterrena, ma di quella che va “sottoterra”, non tra gli angeli. La musica che fa ribollire il sangue, le morti inspiegabili o forse mai avvenute, il diavolo a cui si vende l’anima per suonare da “Dio” e che poi torna a riprendersi gli interessi, la magia nera. Tutto questo sta dietro o davanti la musica e il successo? Verità, leggende o costruzione ad arte? Ci si chiede questo dopo aver visto lo spettacolo, ma durante tutto sembra essere vero. Dalla canzone “Gloomy Sunday” che ha mietuto vittime e suicidi in tutto il mondo, alla morte della giovane Janis Joplin, Brian Jones, Jimi Hendrix, fino alle morti presunte di Jim Morrison ed Elvis Presley. Anche Amy Winehouse aveva un secondo nome con la J, Jade, anche lei aveva 27 anni. Questi musicisti sono davvero morti o piuttosto  è morta la loro vita da musicisti? Hanno deciso così di salvare le loro anime? Lo spettacolo in musica proposto dal quartetto Papanimico fa un’approfondita storia della musica, ponendo degli interrogativi e facendo scaturire nel pubblico curiosità. Tra un brano e l’altro suonato dal vivo, tra spettatori che canticchiano e muovono a tempo le dita, le pause vengono riempite dai vinili, attraverso parole velate di ironia, storie raccontate e riversate sul pubblico con tempi radiofonici, con quella particolare intonazione ovattata e misteriosa delle dirette notturne, quella che non si usa più perché soppiantata dalle rumorose registrazioni radiofoniche contemporanee. In un’atmosfera propriamente noir, la notte de Il Pozzo e il Pendolo si macchia di mistero in musica, scegliendo di mettere in scena un ramo della storia musicale del ‘900 in maniera originale e inquietante.

Il Pozzo e il Pendolo Napoli
8-18 dicembre
ROCKNOIR
Le leggende, i misteri , le storie nere della musica
di Andrea Pascale e Annamaria Russo
con
IL QUARTETTO PAPANIMICO
PEPPE PAPA voce
ALBERTO FALCO chitarra, basso
RAFFAELE NATALE chitarra, basso
DARIO GUIDOBALDI batteria
regia
Annamaria Russo