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Nello storico Teatro Machiavelli di Palazzo Sangiuliano, a Catania, riaperto da poco al pubblico, dopo quasi un secolo di oblio, l’Associazione Ingresso Libero, in collaborazione con la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania e con l’Associazione Isola Quassùd, ha messo in scena, in anteprima nazionale, "Los Politicos” di Josè Ovejero, per la regia di Emanuela Pistone e con Francesco Foti e Salvo Piro. Lo spettacolo, proposto nell’ambito del Progetto Machiavelli per la direzione artistica di Lamberto Puggelli, si avvale della traduzione italiana di Antonia Mele ed il testo, scritto nel 2008 nella Spagna di Zapatero, non fa altro, attraverso una rappresentazione disinvolta, irriverente, estremamente semplice ma efficace, che sottolineare quella dilagante, condivisa sfiducia nel ruolo della politica ed in contemporanea richiama il bisogno di valori e ideali ormai perduti nella realtà contemporanea. In un ring - palcoscenico, scortati ed assistiti da due solerti bodyguard di colore, salgono due politicanti travestiti da politici: uno di destra, all’opposizione, che promette alla fine un buffet (il convincente Francesco Foti) ed uno di sinistra, al Governo, che promette a seguire porchetta per tutti (l’acrobatico e rassicurante Salvo Piro). Entrambi hanno appuntamento, per un dibattito, con il popolo e con i cittadini (il loro elettorato), ma in attesa si soffermano e si rivolgono al pubblico in sala che poi fino alla fine sarà quello che ascolterà, raccoglierà le loro confessioni, le loro debolezze, i loro falsi ideali tra un round e l’altro, tra l’arrivo di una grassa giornalista nuda, l’esibizione di un tip-tap, di una sensuale milonga, uno scatenato rock & blues e di altri numeri  che ricordano molto il circo e che non fanno altro che rappresentare la variopinta natura dell’uomo. Ed alla fine, tra confessioni, balletti, esami di coscienza, come ampiamente previsto non ci sarà nessun buffet. I due politicanti si accusano, si alleano, si confidano le loro debolezze, ammettendo poi che non possono fare a meno l’uno dell’altro, così come, in ogni paese che si definisce democratico e con un sistema parlamentare, la maggioranza al potere non può fare a meno dell’opposizione. Tra i due uomini in simbiosi la demagogia prevale sul rigorismo, la irresponsabilità sulla responsabilità. Nei panni dei due politici si disimpegnano con estrema abilità e divertito impegno sia Salvo Piro (politico di sinistra sempre assalito da dubbi e dai mille scheletri nell’armadio) che Francesco Foti (politico di destra imperturbabile, cattolico, coerente, ma anche lui desideroso di trasgressione). Partecipano allo spettacolo anche Badou Gueye (guardia del corpo del politico di Destra), Mansour Gueye (guardia del corpo del politico di Sinistra),  Marie Kolie ((la donna delle pulizie e ballerina),  Elisabetta Vinci (la giornalista e ballerina) e Ludovica Calabrese e Marta Grasso (ragazze col cartello). La regista Emanuela Pistone, in seguito al successo ottenuto a Roma nel settembre 2010, in apertura della V edizione della Rassegna di Drammaturgia Internazionale Contemporanea “In Altre Parole” alla Reale Accademia di Spagna, ha ottenuto i diritti di rappresentazione in esclusiva per l’Italia del testo “Los Politicos” di Josè Ovejero nella traduzione italiana di Antonia Mele e quindi attraverso una visione allegorica, carica di simboli, di messaggi e di riflessioni sulla politica, sulla natura umana e sulla perdita di valori ed ideali ha voluto offrire lo spettacolo, in anteprima nazionale, al pubblico del Teatro Machiavelli di Catania, con repliche fino al 30 dicembre. La  Pistone costruisce una pièce gradevole, scorrevole ed apprezzata dagli spettatori che si sentono coinvolti, attraverso i personaggi che si muovono sul ring ed in sala, proponendo un’umanità decaduta, attraverso una leggera, ma convincente, satira politica, lanciando uno sguardo attento sulle umane debolezze, comuni a tutti i paesi. Il gradevole impianto scenico è di Emanuela Pistone, assistente alla regia - tecnico luci Carmelo Motta, elementi di scena e maschere di Cartura.  Pubblico, alla fine, coinvolto e divertito e che ha lungamente applaudito lo spettacolo e soprattutto l’iniziativa della regista e delle associazioni Ingresso Libero e Isola Quassùd di far rivivere una struttura storica e quasi dimenticata come il Teatro Machiavelli.

L’autore José Ovejero
José Ovejero (Madrid, 1958) è vissuto in Germania e poi a Bruxelles, dove risiede attualmente, conciliando per lungo tempo il lavoro di interprete con quello di scrittore. La sua produzione letteraria comprende, oltre al teatro, vari generi: racconti, Cuentos para salvarnos todos (1996) e Come sono strani gli uomini (Voland 2003); romanzi, fra cui Nostalgia dell’eroe (Voland 2005) e Huir de Palermo (1999). Vanno menzionati anche i libri di viaggio,Bruselas (1996) e Cina per ipocondriaci, quest’ultimo insignito del premio Grandes Viajeros nel 1998 (uscito in italiano per Feltrinelli). Con la raccolta di poesie Biografía del explorador ha vinto il premio Ciudad de Irún nel 1993. È stato anche insignito del prestigioso premio Primavera per il romanzo La vita degli altri (Voland 2008). Il suo ultimo romanzo, Un anno nero per Miki (Voland 2011) è stato presentato all’Instituto Cervantes di Milano lo scorso 28 Novembre. I suoi libri sono tradotti in italiano, francese, tedesco, portoghese e olandese.