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Teatro
Jon Fosse
Editoria & Spettacolo - Roma 2007
pagg. 396 € 15,00
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Prima uscita di questa nuova collana "Scritture" della casa editrice Editoria & Spettacolo, la raccolta di sei drammi di Jon Fosse, figura che si è imposta negli ultimi anni anche in Italia, ci fornisce un'idea convincente sulle ragioni dell'affermazione europea, per non dire mondiale, del drammaturgo norvegese. "Il nome" del '94, "Qualcuno arriverà" del '92, "E la notte canta" del '97, "Sogno d'autunno" del '98, "Inverno" del 2000, e "La ragazza sul divano" del 2002, sono pezzi teatrali che non si leggono così di frequente. Drammi che "sembrano tutti lo stesso testo" come dicono alcuni critici, ma in cui scopriamo sempre qualcosa di nuovo, in accordo alla difesa opposta dall'autore. E, in verità, leggendo il volume ci sembra di camminare nella "personale" allestita per un grande pittore che espone tele con lo stesso soggetto, ma che immette in ogni opera un'intensità comunicativa tale da spingerci a guardare ogni nuovo quadro nella segreta speranza che non cambi mai troppo rispetto a quello che abbiamo appena finito di ammirare. Una drammaturgia inquietante, balbettata da personaggi in costante disagio, con dialoghi privi di punteggiatura e ricchi solo di interruzioni, pause, ripetizioni, intercalari e frasi che appaiono spesso inutili e vuote, ma la cui orchestrazione crea sempre, in modo spesso sorprendente, un crescendo  di tensione altissimo e coinvolgente. Nell'intervista pubblicata nel volume, rilasciata a Rodolfo di Giammarco, curatore della nuova collana e prefattore della pubblicazione, è lo stesso drammaturgo a confessare di ritenere proprio le pause o le auto interruzioni dei personaggi la parte più importante di ciò che scrive. E' forse superfluo, a questo punto, parlare di "scuola pinteriana" (e chi non la frequenta al giorno d'oggi?) o Beckettiana (idem come sopra) la cosa più importante da dire è che si tratta di una drammaturgia da scoprire assolutamente, per chi ancora non la conosce, o che comunque merita di essere letta con calma in questo volume, per chi magari l'ha già "assaggiata" a teatro in qualche altra occasione.