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Meno male che Laura c’è. Laura c’è e racconta storie di donne che la Storia non racconta, Storie di ragazze dimenticate o citate semplicemente come: “figlie di…mogli di...madri di…” E invece le storie di Laura ci parlano di donne che hanno combattuto, scritto, vissuto in prima persona gli eventi che hanno portato all’Unità d’Italia. Ogni sera, dal 13 al 18 marzo, un viaggio ideale alla scoperta delle figure femminili più note, ma anche un coro di voci minori che attraverso le loro semplici storie quotidiane hanno dato un importante contributo.  Il “Senato delle donne” un titolo evocativo,  un omaggio al primo Senato Italiano che si tenne nello storico  Palazzo Madama a Torino. A partire dal 1848, il piano nobile del Palazzo, ospitò il Senato Subalpino e poi, tra il 1861 e il 1864, il primo Senato del Regno d'Italia. Uno spazio affascinante e simbolico, dove mai queste illustri signore, avrebbero potuto sedere, sebbene molte di loro lo meritassero. Da qui il titolo delle serate organizzate al Teatro di Ringhiera, dove alcune di queste  figure incontreranno il pubblico milanese. Tre diversi ritratti di donne del Risorgimento ogni sera e poi, per finire, anche un racconto “fuori tema” di una donna che ha “fatto l’Italia” pur non essendo vissuta in quegli anni. Giornaliste, soldati, patriote, madri, sorelle, amanti, brigantesse, nobildonne o popolane, artiste, insegnanti, scienziate, … Ieri sera il filo rosso è stato idealmente rappresentato da un’emigrante, il viaggio nella storia si è concluso, con una lettera scritta in una strana lingua, una lingua che fa tenerezza,  mista di “Mericano e dialetto” . Ieri sera quattro volti si sono affacciati sulla balconata del Teatro, tante facce abbiamo potuto ammirare  nel volto di Laura. Nei suoi occhi piccoli e vispi, nel suo modo di sbuffare, di alzare le spalle, nelle sue mani preziose di drammaturga che hanno ridato voce a queste donne. Laura Curino (scusate il gioco di parole) ha curato con amore questi racconti di donne, guidata nella ricerca storica da Beatrice Marzorati. Che cosa ci insegnano queste storie? Ci parlano di desiderio d’indipendenza, di libertà, di voglia di riconoscimento e di affermazione, ma soprattutto ci parlano d’amore… Queste donne hanno saputo amare: “ …non c'è risoluzione nel conflitto/storia esistenza fuori dell'amare ...”così scriveva Elio Pagliarani, morto proprio l’otto marzo, nel suo poemetto La ragazza Carla. Queste donne di Laura,  sono tante “ragazze Carla” che hanno sofferto, amato, vissuto. Questi racconti sono favole nere metropolitane, favole di ferro e  acciaio, favole che parlano del coraggio delle donne. Andiamo, quindi, ad ascoltare Laura,  in attesa del suo prossimo appuntamento da non perdere:  “COLORI PROIBITI. Favola nera di una storia vera: l´IPCA di Ciriè.”  Altre storie, altre favole, altri dolori.

Al teatro Ringhiera a Milano.
Da martedì 13 a giovedì 15 marzo